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Juve, non solo Agnelli in bilico: la verità su Paratici, Cherubini e gli altri
IL NODO PARATICI – Almeno fino a pochi giorni fa, in ogni caso, Paratici sembrava ancora saldamente al timone. Nelle sue mani il mandato per sistemare il bilancio entro il 30 giugno, anche tutta la programmazione di mercato per la prossima stagione. Poi tutto può sempre cambiare rapidamente, anche da un giorno all'altro. Se dovesse concretizzarsi l'ipotesi di un cambiamento a livello presidenziale, anche la struttura sportiva di questi anni potrebbe davvero essere spazzata via. A livello mediatico negli ultimi due giorni è tornato a farsi spazio l'effetto “scarica barile” nel caso Suarez da parte di Agnelli, come se la responsabilità fosse stata davvero solo di Paratici: ma il verbale è del 26 gennaio, la condivisione dei contenuti all'interno della stessa Juventus dovrebbe essere stata chiara da tempo. Certo, gli schizzi di fango continuano ad arrivare. E quando mancano due mesi alla scadenza del contratto, la firma sul rinnovo ancora non c'è, in questo momento sembra pure molto difficile che possa arrivare a stretto giro di posta.
E CHERUBINI... - Se Alessandro Nasi guida per distacco la corsa dei possibili eredi di Agnelli, più confuso il toto-nomi per il dopo Paratici. Sale e scende il nome di Igli Tare, si fa spazio quello di Cristiano Giuntoli, rimbalza la voce legata a David Trezeguet fresco di diploma, in una fase che vede l'amarcord regnare si consolida pure la suggestione di Beppe Marotta. Piuttosto si rafforza la posizione di Federico Cherubini, che già la scorsa estate è sembrato vicino all'avvicendamento con Paratici, strada facendo ha ricevuto una promozione interna e gode della stima di tutti anche per la sua capacità di evitare la luce dei riflettori: se pure dovesse arrivare il ribaltone che da più parti si dà per vicino, proprio Cherubini potrebbe rappresentare l'anello di congiunzione tra vecchia e nuova gestione. Sei partite e due mesi alla fine della stagione, alla Juve può succedere di tutto. O magari nulla: ma sarebbe forse ancor più clamoroso.