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Non è un biscotto, ma per la Spagna è meglio così: Luis Enrique evita il Brasile
QUESTIONE DI CONVENIENZA - Il Giappone trova dunque l’abbinamento con la Croazia, mentre per la Spagna c’è il Marocco, in una sfida affascinante e che si presta a collegamenti che oscillano tra storia e letteratura. Per la Spagna, paradossalmente, è meglio così. Nonostante la rabbia di Luis Enrique e una virtuale eliminazione durata tre minuti (il tempo del vantaggio della Costa Rica contro i tedeschi), il secondo posto ha regalato un ottavo più agevole, con vista su un eventuale quarto alla portata, contro la vincente tra la prima del gruppo H e la seconda del gruppo G. Dunque, una tra Portogallo, Ghana, Svizzera, Camerun e Serbia, con Brasile escluso quasi del tutto (servirebbe un clamoroso ribaltamento nella differenza reti con la Svizzera). Poi, si vedrà. Di certo, la Spagna per ora sorride. Anche se il Marocco di Regragui lascia intendere che non darà vita facile a nessuno.
DALL'ALTRA PARTE - Evitate così, almeno per il momento, le big. Il lato del tabellone toccato alla Spagna dice che, verso la finale, l'incrocio più duro potrà arrivare solo al penultimo atto. Verosimilmente affrontando una tra Francia e Inghilterra, in un incrocio tutto europeo. Non è un biscotto, ma per la Spagna meglio così.