di Xavier Jacobelli

Direttore www.quotidiano.net

Impegnati a cercare disperatamente una via d'uscita dal vicolo cieco in cui si sono cacciati assieme ai calciatori con la Farsa Sciopero, alcuni dirigenti del calcio italiano ogni tanto scendono sulla terra dando l'impressione di avere precedentemente vissuto su Marte. Fra questi ci sono quelli che si ritrovano in rosa calciatori strapagati, ma non più voluti e che però non riescono a sbolognare per via del contatti folli liberamente sottoscritti con la controparte.

Ecco, qui sta il punto.  Quando Beppe Marotta se la prende con Amauri perchè non ha accettato di andare al Marsiglia, sbaglia. L'amministratore delegato della Juve, cioè la stessa Juve, dovrebbe chiedere i danni al signor Blanc: fu durante la sua indimenticabile gestione che Amauri firmò sulla base di 3,8 milioni netti all'anno. Poichè non risulta che il trentunenne attaccante italo-brasiliano si fosse presentato in Corso Galileo Ferraris sbucando dalla torretta di un carrarmato, è inutile che oggi lo si additi al pubblico ludibrio. I contratti si firmano e si rispettano. Se ci sono società disposte a svenarsi per un giocatore - e il discorso riguarda tutte le società che lo fanno, non solo la Juve - tanto peggio per loro. La prossima volta che scopriranno di avere buttato soldi dalla finestra conteranno fino a cento e, una volta arrivati a cento, ricominceranno a contare.