Chelsea FC via Getty Images
Niente Italia per Azpilicueta: il giocatore che ha detto no all’Inter e che fece mangiare un topo a un hater...
GAVETTA - Bandiera del Chelsea, lo spagnolo ha avuto una carriera d’élite ma ha dovuto sgomitare e fare la gavetta prima di prendersi i riflettori. Cresciuto nell’Osasuna, i primi a scommettere su di lui sono stati quelli del Marsiglia. È qui, nel 2010, che il presidente dell’OM Jean-Claude Dessier lo presenta ai giornalisti con parole entusiaste: ‘Abbiamo comprato il futuro terzino destro della nazionale spagnola’.
RIVINCITA - L’ex calciatore del Marsiglia, e della Francia, ora politico, Eric Di Meco storce il naso e controbatte: ‘Se viene convocato e gioca con la Spagna io mangio un topo in diretta’. Di lì in avanti la carriera di Azpilicueta fila liscia come l’olio. Nel 2012 passa al Chelsea dove diventa titolare fisso e raccoglie oltre 500 presenze. Vince trofei su trofei e convince Del Bosque a convocarlo a inizio 2013. Il primo gettone se lo guadagna in amichevole contro l'Uruguay, il primo di una lunga serie. Sono infatti 44 le presenze in nazionale, dove ha anche indossato la fascia da capitano. E Di Meco ha dovuto mantenere la promessa. Nel 2013, in diretta e davanti alle telecamere, si è ‘goduto’ un pasticcio di nutria condito da un bicchiere di vino rosso. Ora a godersi la caparbietà e l’intelligenza calcistica di Azpi saranno i tifosi dell’Atletico Madrid.