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    ​Niente colpo del Condor Galliani e qualche rimpianto: il Monza chiude in anticipo il suo mercato e pensa al futuro

    ​Niente colpo del Condor Galliani e qualche rimpianto: il Monza chiude in anticipo il suo mercato e pensa al futuro

    Chiusura senza il botto e qualche piccolo rimpianto. Il Monza quello che doveva fare l’ha fatto con giorni di anticipo accontentando Raffaele Palladino. Niente colpo del Condor Galliani quindi, com’era già accaduto un anno fa quando a Monza sbarcò dall’Inter soltanto il giovane Franco Carboni. 
    Il mese di gennaio ha portato in dote a Monzello ben quattro giocatori offensivi: Daniel Maldini, Milan Djuric, Matjia Popovic e Alessio Zerbin, anche se quest’ultimo può giocare anche da esterno di centrocampo come pensa di impiegarlo Palladino. Tre prestiti e un giocatore a titolo definitivo. I quattro acquisti regalano al Monza la grande qualità del giovane Popovic, la prestanza fisica dell’ex Hellas Verona, la freschezza di Zerbin che qualcuno ha già paragonato a Carlos Augusto e la voglia di rivincita di Daniel Maldini. “Sono contento degli acquisti fatti, ne avevo chiesti tre e l’ad Galliani me ne ha portati ben quattro” le parole di mister Palladino giorni fa. Che ha sposato in pieno la linea di mercato di quello che ha sempre definito “il numero uno del calciomercato”. 
    Ma questo è stato anche il mercato dei rimpianti. Perché il Monza aveva provato a prendere anche altri giocatori. Ad inizio gennaio sembra ad un passo Nemanja Radonjic, esterno offensivo dal Torino che poi alla fine si è piazzato al Maiorca. Su di lui, però, c’erano tanti dubbi a livello comportamentale. Galliani ha tentato anche il colpo Moise Kean, ma è stata un’operazione impossibile soprattutto quando la Juventus ha alzato il tiro sul costo del prestito oneroso. Tutto sfumato quando sull’attaccante bianconero è piombato un certo Atletico Madrid di Simeone, trattativa poi saltata per i problemi alle visite mediche di Kean. Altro giocatore saltato l’esterno sinistro Bakker dell’Atalanta che avrebbe rifiutato poi Torino e Roma ed è rimasto sul groppone a Gian Piero Gasperini
    Ma qual è stato il possibile colpo del Condor Galliani sfumato l’ultimo giorno? Tutti gli indizi portano nuovamente a Torino. Da tempo il Monza aveva messo gli occhi su Fabio Miretti. Già lo scorso anno il Monza aveva provato il giovane centrocampista classe 2003 che avrebbe completato, come qualità, la linea mediana del Monza consentendo a Palladino di giocare con uomo in più in mezzo al campo. Alla fine, però, Allegri ha preferito non ripetere l’errore fatto lo scorso anno con Rovella e si è tenuto il suo centrocampista e Miretti è rimasto a Torino. 
    Non solo acquisti. Il Monza ha lavorato (e anche bene) anche sul fronte delle cessioni. Sono partiti il quarto portiere Eugenio Lamanna nella vicina Lecco. Il difensore Giorgio Cittadini è tornato all’Atalanta ed è stato prestato nuovamente al Genoa. L’attaccante Mirko Maric è finito con la stessa formula al Rijeka, mentre come scritto in apertura, l’esterno sinistro Franco Carboni è andato a farsi le ossa in serie B alla Ternana. I brianzoli, nella giornata di ieri, avevano cercato di piazzare il centrale Davide Bettella in serie B (Palermo e Reggiana ci avevano provato fino all’ultimo), ma alla fine non se n’è fatto nulla.
    Il giudizio sul mercato del Monza resta comunque molto positivo. Con l’arrivo di quattro elementi diversi come qualità per il reparto offensivo, Palladino avrà più opzioni per il reparto offensivo, il vero tallone d’Achille della squadra brianzola. Qualcuno sosterrà che forse si poteva fare qualcosa di più, ma questo non è più il Monza spendaccione della prima era Berlusconi. Ora il bilancio si guarda eccome e a giugno si cercherà di fare cassa con le probabili partenza di Michele Di Gregorio e Andrea Colpani, oltre a Valentin Carboni che tornerà all’Inter per fine prestito. L’organico del Monza, come dimostrato in questa prima parte di campionato, resta molto buono e se gli infortuni daranno tregua a Palladino, questa squadra potrà vincere tranquillamente il suo ‘scudetto’, il primato della parte destra della classifica.

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