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    Nicola (Espn): 'Paquetá pagato poco dal Milan! E non farà come Gabigol'

    Nicola (Espn): 'Paquetá pagato poco dal Milan! E non farà come Gabigol'

    • Fabrizio Romano
    "Fidatevi, questo è un talento verissimo...". Il Milan si è regalato il colpo Lucas Paquetá sborsando 35 milioni nelle casse del Flamengo, un'operazione voluta da Leonardo per quello che è considerato uno dei migliori talenti dell'intero Sudamerica. Per analizzare retroscena, dettagli e valutazioni sull'exploit di Paquetá che sarà rossonero già nel prossimo gennaio, Calciomercato.com ha intervistato Jorge Nicola, giornalista di ESPN tra i più noti e informati in Brasile che segue da tempo il gioiellino Paquetá.

    Nicola, in Brasile avete regalato titoli importanti: il Milan si è preso Paquetá all'improvviso.

    "Un vero e proprio blitz. Il Milan era sulle tracce di Paquetá da tempo, ha avviato i contatti ma ha scelto di stringere in brevissimo tempo. E ha concluso veramente un colpo importantissimo, fidatevi".

    Quanto costerà davvero ai rossoneri?

    "La cifra è di 35 milioni di euro con bonus presenti nel contratto. Il 70% di questa cifra andrà al Flamengo, come avete raccontato correttamente; il resto alla famiglia e ai suoi agenti".

    Cosa ne dite, lì in Brasile: cifra giusta per il valore di Paquetá?

    "No, a mio avviso è stato venduto per una cifra bassa".

    Come mai? I club brasiliani spesso strappano prezzi altissimi...

    "Paquetá insieme ad Everton del Gremio è il miglior talento che c'è in Brasile oggi. Vendere un giovane così in pieno ottobre, con il mercato chiuso, è sinonimo di perdita di denaro. Il Flamengo ha venduto Paquetá sottoprezzo al Milan e c'è un motivo: il presidente Eduardo Bandeira de Mello vive gli ultimi mesi della sua gestione e deve coprire un deficit di 30 milioni di reais per concludere l'anno senza problemi economici, così ha dato il via libera alla cessione".

    Se al posto di Leonardo ci fosse stato un altro dirigente, il Milan avrebbe potuto prendere Paquetá?

    "Penso proprio di no. La sua figura è stata importantissima in questo affare: Paquetá era nel mirino del Manchester City ma soprattutto molto, molto vicino al Paris Saint-Germain: c'era un'offerta ufficiale al Flamengo da parte dei francesi, ve lo garantisco".

    No al PSG, sì al Milan: come ha fatto Leo a convincerlo?

    "Leonardo ha fatto capire personalmente a Paquetá che al Milan avrebbe potuto essere protagonista, con molto più spazio rispetto al Paris. Direi che è stata la scelta migliore: rispetto al Manchester City o al PSG, Paquetá in rossonero potrà giocare con continuità e diventare determinante in poco tempo".

    Lo manda Neymar: può arrivare davvero a livelli così importanti?

    "Se anche non dovesse arrivare al livello di Neymar, posso assicurare che non mancheranno le soddisfazioni da Paquetá. Parliamo del giocatore più promettente del calcio brasiliano senza ombra di dubbio, un talento così non si vedeva da tempo".

    Ci dica la password, una parola per capire questo gioiellino: cosa rende speciale Paquetá? 

    "Versatilità. Ha un talento enorme, ma non è solo tipo da giochetti o dribbling: Paquetá sa fare tutto benissimo. Corre, rincorre, riparte, sa giocare palla al piede, ha fisico. Un talento veramente completo".

    Gattuso lo aspetta, capitolo ruolo: trequartista o... non per forza?

    "Sa fare tutto. Al Flamengo ha iniziato come mezz'ala, poi è diventato trequartista puro, all'occorrenza ha fatto anche la seconda punta. Ma certamente il Paquetá migliore è da numero dieci, da trequartista".

    I paragoni eccellenti si sprecano: chi le ricorda?

    "Kakà, senza alcun dubbio. Ma Paquetá è molto più bravo a lavorare difensivamente, rincorre, si sacrifica molto più volentieri rispetto a Kakà. Allo stesso tempo va detto che ad oggi è meno incisivo in attacco rispetto a un fuoriclasse come era Ricardo, ovviamente; ma ha tutto il tempo per migliorare".

    Il terrore di qualcuno è che finisca come Gabigol: arriva da talento, si rivela un flop...

    "Non andrà così, fidatevi. Paquetá e Gabigol hanno uno stile di gioco e soprattutto una personalità totalmente differenti. Ma c'è un motivo: Gabriel è nato e cresciuto in un ambiente protetto, al Santos. Tutti lo hanno sempre coccolato. Appena arrivato in Italia, le prime difficoltà all'Inter lo hanno abbattuto. Paquetá invece ha tutt'altro percorso alle spalle; ha dovuto aspettare quasi due anni tra le riserve per avere un'occasione vera nel Flamengo. Ha dato l'anima, si è sacrificato e ha ottenuto lo spazio per poi dimostrare di essere un giovane fortissimo. Sono mentalità diverse: Paquetá ha molta più dedizione e impegno nel DNA rispetto a Gabigol".

    Dobbiamo aspettarci più gol o più assist da Paquetá?

    "Ha un mancino sontuoso, calcia benissimo. Ma ama l'assist, l'ultimo passaggio, in quel fondamentale è illuminante. Direi che può aiutare in entrambe le cose, qui in Brasile i tifosi ricordano più di un suo gol in partite importanti anche di testa: non dimenticate che Paquetá ha anche struttura fisica...".

    Insomma, il Milan ha preso un giocatore vero.

    "Più di un prospetto, credetemi. Un vero colpo di mercato, in Brasile ci mancherà...".

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