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Nicola: 'La Salernitana mi ha dato tutto, resto qui. Sabatini fondamentale, il pellegrinaggio dal Papa...'
CORSA SFRENATA - "L’istinto e la naturalezza di dichiarare bisogni e sentimenti. Era l’unica possibilità per ringraziare le persone che hanno partecipato a un percorso di tre mesi, una centrifuga per velocità ed intensità, per dire: signori, senza di voi sarebbe stata impossibile".
SABATINI - "La sua presenza è stato uno dei motivi che mi ha spinto ad accettare. È un uomo autentico e di grande credibilità. I tifosi hanno parlato di miracolo, ma è una parola abusata e non la condivido: c’è stata la sua capacità di portare giocatori forti e funzionali in poco tempo e un grande lavoro di sinergia. Senza Sabatini non so se i calciatori sarebbero venuti a Salerno: è stato fondamentale".
PASSIONE - "La passione e l’orgoglio. E il rapporto cittadini-presenze allo stadio: se ne avessimo uno da 60 mila posti, lo riempiremmo".
FUTURO - "La società ha l’idea di crescere, con meno picchi a livello cardiopatico. L’obiettivo è la continuità, ma non si può avere tutto e subito. Per la prima volta la Salernitana farà due campionati di fila in A: ciò deve spingere a mettere umiltà e voglia per creare una realtà stabile nel tempo. La piazza lo merita".
RINNOVO - "Il giorno dopo la salvezza ho incontrato il presidente: stiamo definendo gli ultimissimi dettagli, non ci sono problematiche. Dopo rinnoveremo per ripartire. E poi: perché non ripartire? Mi piacciono il contesto, le persone e la possibilità di costruire qualcosa di diverso".
A ROMA DAL PAPA - "È stata soltanto una battuta con un tifoso, non è mai stata vera. Questa avventura è stata talmente bella che non mi andava di metterla in goliardia o di scomodare il Santo Padre. Il pellegrinaggio è stato il percorso verso la salvezza".