Calciomercato.com

  • Getty Images
    Nicola allo scoperto: 'Allenare Toro o Genoa? Sarei lusingato'

    Nicola allo scoperto: 'Allenare Toro o Genoa? Sarei lusingato'

    • Marco Tripodi
    Da qualche giorno il suo nome è tornato ad essere accostato al Genoa, club del quale è stato un idolo dei tifosi da giocatore. Al momento le possibilità che il club rossoblù mandi via Davide Ballardini per virare su Davide Nicola non sembrano imminenti, l'ex tecnico del Crotone tuttavia si dice non solo eventualmente disponibile ad accettare l'incarico ma aggiunge che per lui si tratterebbe di una grande soddisfazione: "Io ho vissuto molto tra Genoa e Torino - ha affermato Nicola a Tuttosport - allenare in società di grande tradizione e passione in cui ho giocato sarebbe qualcosa di particolare ma essendo un professionista sarei lusingato anche se dovessi confrontarmi in ambienti diversi, accomunati dal concetto di unicità, dove il senso di appartenenza è molto forte".

    Accostato al Grifone anche nella passata primavera, Nicola glissa la domanda su quanto sia stato vicino al ritorno in panchina in estate, pur ammettendo l'esistenza di diversi contatti: "Per rispondere con precisione bisognerebbe sapere cosa avevano nella testa i dirigenti con cui ho avuto il piacere di confrontarmi. Ho avuto la possibilità di iniziare da subito ma non c’erano le condizioni per perseguire gli obiettivi che avevo in mente. Aspetto uno step migliorativo per verificare se davvero sono nelle condizioni di ottenere qualcosa di più importante".

    L'ex centrocampista ha infine detto la sua anche sui valori delle varie squadre attualmente impegnate in Serie A: "Premetto che bisogna aspettare una decina di partite per provare a pesare con una certa precisione il valore delle squadre. Non sono sorpreso dal vedere la Juve a punteggio pieno. Il Napoli ha cambiato allenatore e gioco e devo dire che nelle ultime partite ho visto un modo di stare in campo non così definibile e quindi una nuova identità capace di trasformarsi con i giocatori messi nella condizione ideale di esaltare la propria spontaneità in un gioco organizzato. In questo senso vedo un po’ i principi di Allegri che reputo bravissimo e non solo perché siamo stati compagni di squadra nel Pescara". 

    Altre Notizie