Milan: quando l'addio significa rinascita
M'Baye Niang al Genoa, Riccardo Saponara all'Empoli e Fernando Torres all'Atletico Madrid. Iniziano ad essere un po' troppe le coincidenze: tre giocatori che hanno faticato maledettamente ad esprimersi con la maglia del Milan ma che, una volta abbandonati i colori rossoneri, hanno ritrovato prestazioni, gol e fiducia. Difficile a questo punto non pensare che, al di là delle singole responsabilità dei giocatori presi in considerazione, non ci si anche il difficilissimo momento della squadra di Filippo Inzaghi dietro un così repentino cambio di rendimento.
RINATO CON SARRI - L'ultimo weekend ha registrato l'exploit del trequartista di Forlì, che agli ordini di Maurizio Sarri sta riscoprendo quella continuità di impiego e quella brillantezza atletica che ne avevano contraddistinto la prima parentesi in Toscana. Una doppietta e un assist decisivi contro il Sassuolo e, da quando Saponara è tornato a casa, le reti in campionato sono già 3: numeri che avvicinano sempre di più il riscatto per 4 milioni di euro a giugno, con buona pace del Milan che, tra infortuni, poco credito nei confronti del ragazzo e un eccesso di timidezza da parte sua, questo giocatore non lo ha mai visto.
DILEMMA NIANG - Discorso analogo si può fare per un altro giovanissimo, il '94 Niang, che negli schemi mandati a memoria di Gasperini ha finalmente mostrato quei colpi e soprattutto quella vena realizzativa mostrata durante la permamenza in Francia con Caen e Montpellier. 8 partite, 3 gol (tutti determinanti) e 2 assist e tanti saluti al Milan, che fino a gennaio gli aveva concesso meno di 90'. Il francese ha già espresso il desiderio di restare in rossoblù l'anno prossimo, Galliani si trova ad un bivio: monetizzare le buone cose che Niang sta facendo al Genoa e provare a piazzarlo anche all'estero (Premier) o riportare a casa un giocatore cresciuto e ritrovato sotto il profilo morale, vista anche la scarsa disponibilità di spesa del club di via Aldo Rossi.
EL NINO HA VUELTO - Spostiamoci in Spagna, dove il Nino Torres ha siglato contro il Getafe il suo primo gol in Liga a 8 anni di distanza dall'ultimo, prima della sua partenza per Liverpool. A questo vanno aggiunti i 3 centri in Coppa del Re contro Real Madrid e Barcellona e un apporto importante anche in Champions League, col rigore decisivo contro il Bayer Leverkusen che ha proiettato i colchoneros ai quarti contro i cugini del Real. Prestito fino a giugno 2016 nell'ambito dell'operazione Cerci, ma visto il comportamento con la maglia del Milan dell'ex granata e di Mattia Destro, il sostituto di Torres, valeva davvero la pena scaricare come un pacco Torres dopo appena 5 mesi?
RINATO CON SARRI - L'ultimo weekend ha registrato l'exploit del trequartista di Forlì, che agli ordini di Maurizio Sarri sta riscoprendo quella continuità di impiego e quella brillantezza atletica che ne avevano contraddistinto la prima parentesi in Toscana. Una doppietta e un assist decisivi contro il Sassuolo e, da quando Saponara è tornato a casa, le reti in campionato sono già 3: numeri che avvicinano sempre di più il riscatto per 4 milioni di euro a giugno, con buona pace del Milan che, tra infortuni, poco credito nei confronti del ragazzo e un eccesso di timidezza da parte sua, questo giocatore non lo ha mai visto.
DILEMMA NIANG - Discorso analogo si può fare per un altro giovanissimo, il '94 Niang, che negli schemi mandati a memoria di Gasperini ha finalmente mostrato quei colpi e soprattutto quella vena realizzativa mostrata durante la permamenza in Francia con Caen e Montpellier. 8 partite, 3 gol (tutti determinanti) e 2 assist e tanti saluti al Milan, che fino a gennaio gli aveva concesso meno di 90'. Il francese ha già espresso il desiderio di restare in rossoblù l'anno prossimo, Galliani si trova ad un bivio: monetizzare le buone cose che Niang sta facendo al Genoa e provare a piazzarlo anche all'estero (Premier) o riportare a casa un giocatore cresciuto e ritrovato sotto il profilo morale, vista anche la scarsa disponibilità di spesa del club di via Aldo Rossi.
EL NINO HA VUELTO - Spostiamoci in Spagna, dove il Nino Torres ha siglato contro il Getafe il suo primo gol in Liga a 8 anni di distanza dall'ultimo, prima della sua partenza per Liverpool. A questo vanno aggiunti i 3 centri in Coppa del Re contro Real Madrid e Barcellona e un apporto importante anche in Champions League, col rigore decisivo contro il Bayer Leverkusen che ha proiettato i colchoneros ai quarti contro i cugini del Real. Prestito fino a giugno 2016 nell'ambito dell'operazione Cerci, ma visto il comportamento con la maglia del Milan dell'ex granata e di Mattia Destro, il sostituto di Torres, valeva davvero la pena scaricare come un pacco Torres dopo appena 5 mesi?