Niang: 'Felice al Milan, perchè andare via? Sono l'uomo giusto per ripartire'
Un uomo nuovo, un giocatore diverso. Lunga intervista a La Gazzetta Sportiva di M'baye Niang, attaccante del Milan, che la prossima stagione si aspetta di fare il salto di qualità: "L'incidente stradale mi è servito da lezione. Sono rimasto fuori tre mesi, so che la squadra aveva bisogno di me e mi è spiaciuto molto. Quando sono uscito dalla macchina e ho visto com’era conciata mi sono detto: “Sei stato fortunato, ti fa male solo la caviglia, e questa è una cosa che si può curare”. Mi sono spaventato molto, con la velocità non si scherza. Il tuffo in piscina dal tetto? E’ stato un gioco in cui non vedevo nulla di male. Non ho pensato alle conseguenze. Quando ero lassù non percepivo il pericolo. Insomma, ero in alto ma non così in alto... Poi ho visto il video e mi sono reso conto. Capisco che, dopo un infortunio come il mio, la gente possa pensare che sono scemo. So di aver fatto una cavolata e non ho cancellato il video appositamente: ormai era in Rete, sarebbe stato peggio. Ho sentito dire che ho fatto quella sciocchezza per farmi cacciare, ma non è vero. Se sono qui è perché voglio restare qui". FIDUCIA - Ora non si scherza più: "Mi sento in fase di maturazione, sono tutte esperienze che mi hanno fatto crescere. In Francia diciamo che solo i matti non cambiano. L’importante è aver capito gli errori. Prima di quel tuffo era un anno e mezzo che non combinavo guai, credo sia il mio primato assoluto (ride, ndr). Ora voglio chiudere tutte queste storie e ricominciare. Veramente non ho mai pensato di andare via. Ho la testa qui, sono felice, perché cambiare? In tutta umiltà, credo di essere uno di quei giocatori da cui ripartire. Ho molta personalità, posso essere importante per questa squadra. Mi sento pronto a sopportare tutte le pressioni e ad avere responsabilità. Sono cresciuto come uomo e come calciatore. Voglio tornare in Europa, avere una stagione senza infortuni e fare tanti gol"