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    Niang si prende l'attacco del Milan

    Niang si prende l'attacco del Milan

    Mbaye Niang ha conquistato Sinisa Mihajlovic: incredibile ma vero, conoscendo il carattere dell'allenatore serbo, ma soprattutto quello dell'attaccante francese, che al suo arrivo nel Milan si fece conoscere più per qualche marachella di troppo (celeberrima quella nella quale disse di essere Traore, una volta fermato dalla polizia alla guida di un autoveicolo, senza patente), che per il reale valore in campo. Ma questa volta l'accostamento tra benzina e fuoco ha dato un esito insperato per tutti coloro che si aspettavano invece un'esplosione naturale. I due si sono trovati da subito, e domani, dopo un'intesa nata sin dai primi allenamenti, Niang partirà finalmente titolare al fianco di Bacca nel 4-4-2 proposto da Mihajlovic nella sfida di San Siro contro la sua ex squadra, la Sampdoria.

    OBIETTIVO PRIMA PUNTA - L'allenatore del Milan ha infatti scelto di non schierarlo come esterno nel 4-4-2: soluzione considerata troppo offensiva, a differenza che nel 4-3-3, dove Niang gioca regolarmente sulla fascia sinistra. Ha deciso infatti di riportarlo più vicino alla porta, dove già nel prestito al Genoa aveva dimostrato di saper fare le cose migliori, andando anche spesso in rete (5 volte in 14 match): più al centro del gioco, più in grado di esplodere la potenza del proprio tiro. Dopo l'infortunio al Milan lo staff del Diavolo ha lavorato molto sulla componente atletica con la punta francese: infatti è cambiata anche la sua corsa, dato che all'arrivo in rossonero era più veloce nel lungo, mentre ora è possente ed esplosivo nei primi tre metri, arrivando a calciare al meglio con entrambi i piedi. Il piano finale è quello di portarlo a fare la prima punta, gradualmente e cum grano salis. 

    FUTURO INCERTO - Occhio però al mercato: il futuro nel Milan di Niang è tutt'altro che garantito. A gennaio infatti il francese potrebbe partire: in prospettiva le parole di Raiola di oggi sono un campanello d'allarme in questo senso. Nel caso infatti dell'arrivo di un altro centravanti, a gennaio o a giugno, il sacrificabile sarebbe proprio Niang, che verrebbe ceduto in prestito. Per ora Mihajlovic però non vuole pensarci: domani sera non serviranno chiacchiere, ma gol, quelli che finora Niang al Milan non è riuscito ancora a realizzare. E che lo aiuterebbero sicuramente a rimanere in rossonero.

    Alessandro Di Gioia
    @AleDigio89

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