Neymar-Real e l'effetto domino: ora Aguero è più vicino alla Juve
L'arrivo del brasiliano a Madrid libera la punta dell'Atletico, primo obiettivo di Conte. Sanchez verso il City, Rossi al Barcellona: il quadro si completa
TORINO
Neymar al Real Madrid, Sanchez in rotta verso Manchester (City o United) e Rossi promesso sposo del Barcellona. L'effetto domino sp(i)azza l'Europa del calcio e per una volta porta buone notizie alla Juve. Dopo aver inseguito il top player in lungo e in largo, avvicinandosi ed allontanandosi a fisarmonica ai vari attaccanti di primo livello, la dirigenza bianconera ieri ha potuto sorridere per le notizie sulle manovre di mercato che giungevano da Spagna e Inghilterra. Con il Real Madrid a un passo dall'acquisto del fenomeno brasiliano Neymar e l'asta aperta dagli inglesi per il cileno dell'Udinese, la partita per conquistare Aguero dall' Atletico Madrid si è sbloccata a favore della Juve. Soprattutto il desiderio di Mourinho nel volersi garantire il 19enne del Santos, agevola il lavoro ai fianchi di Marotta per portare a Torino il Kun.
L'ostacolo più difficile da superare, la voglia di Aguero di approdare sull'altra sponda del Manzanarre, sembra esser tramontato grazie allo scossone dato dal Real. Che ha rotto gli indugi su Neymar, inseguito da mezzo mondo e in particolare dal Chelsea, offrendo una cifra vicina ai 32 milioni di euro al club brasiliano che l'ha svezzato e lanciato. Il diretto interessato, che questa notte giocherà la finale di Coppa L i b e r t a d o r e s contro il Penarol, ha preso tempo sull'ipotesi, ma il pressing degli spagnoli è altissimo e le intenzioni ora sono limpide.
La necessità di strappare Aguero ai cugini dell'Atletico si è così affievolita. Musica per Conte e i dirigenti juventini, visto che oltre al club merengue non si era fatto vivo nessun altro per il genero di Maradona. Il Barcellona, che un timido sondaggio l'aveva fatto, ha altri obiettivi ed è intenzionato a prendere Giuseppe Rossi dal Villarreal per 30 milioni (le risorse per Sanchez verranno dirottate per riprendersi Fabregas dall'Arsenal). L'effetto domino ha coinvolto Marotta e Paratici che si sono messi in contatto con i procuratori di Aguero per aggiornare la trattativa e far capire che la Juve si sente in pole position nell'affare. Josè Seguì e Hernan Reguera ieri hanno avuto un lungo confronto telefonico con la Juve, evitando così l'annunciato blitz torinese, e hanno compreso che i bianconeri vogliono il loro assistito, ma non accoglieranno la richiesta dell'Atletico di versare l'intera clausola rescissoria da 45 milioni. Per l'argentino i bianconeri offrono 30 milioni di euro, considerando anche che il giocatore ha uno stipendio superiore ai 6 milioni.
L'operazione Aguero è tanto costosa quanto complessa, ma per la prima volta la Juve sente che la strada è in discesa per garantirsi il Kun. Il giro degli attaccanti, che ha avuto un'improvvisa accelerazione, riscrive le priorità dei più grandi club e rilancia le azioni bianconere sull'argentino. I primi pesanti tasselli del domino di mercato stanno andando al loro posto e questo permette di far abbassare le pretese per chi sognava destinazioni ora occupate da altri giocatori. L'esempio di Aguero col Real Madrid è emblematico, mentre resiste solo l'Udinese nel complesso «tetris» di trattative e accordi. Il Manchester City vuole Sanchez, con cui ha già un accordo, e sul piatto ha messo 32 milioni (compreso il prestito dell'ala slovacca Weiss). Ai friulani però non bastano e con la tradizionale astuzia dell'abile mercante, Gino Pozzo ieri a Barcellona incontrava gli emissari del Manchester United (classica mossa di disturbo) per far scattare l'asta delle aste sul «Niño Maravilla». Un'azione che l'Atletico Madrid al contrario non può più attuare per il gioiello ribelle Aguero.