Neymar-Messi, la strana coppia insieme a Barcellona
Maradona e Careca, Sivori e Altafini, Leo Messi e Ronaldinho. Gli esempi del passato, più o meno recenti, dimostrano che la consistenza tecnica fra talenti offensivi argentini e brasiliani è possibile. L'importante è che non vada a finire come a Firenze ai tempi di Edmundo e Batistuta quando “Batigol” disse che «ora tutti ridono di noi». O Animal era appena partito per il Carnevale di Rio, come da clausola sul contratto, e il collega, che era anche infortunato, non aveva affatto gradito.
Nel Barcellona che conferma la tradizione ormai ventennale di comprare un fuoriclasse brasiliano (Romario nel 1993, Ronaldinho nel 2003 e Neymar nel 2013, passando per Ronaldo e Rivaldo) si va formando una “strana” coppia, sulla carta stellare, quello dello stesso Neymar con l'idolo di tutti gli argentini, Leo Messi, per la gioia di quei tifosi e turisti che, come ha documentato Tv Globo, fanno la fila al megastore del Camp Nou per acquistare la maglia già personalizzata con il numero 11 e il nome di Neymar.
«Mio figlio mi ha detto: meglio giocare una sola partita con Messi che una stagione intera con Cristiano Ronaldo», ha confessato papà Neymar. E ora, tutti pazzi per questi fenomeni tascabili che messi insieme fanno 3 metri e 34 centimetri di talento puro. Ma per fortuna loro e di chi li ammira il calcio non è il basket, e quindi si può dare spettacolo pur non essendo particolarmente dotati dal punto di vista fisico. Del resto è stato proprio questo uno dei punti di forza del Barcellona dell'era del “tiqui-taca”, un modo di giocare più da palleggiatori in possesso di notevole tecnica che da gente con il fisico da granatiere. E anche ora che al posto di Pep Guardiola c'è Tito Vilanova il trend non cambia: anche nel derby di ieri il Barça si è imposto sull'Espanyol alla sua maniera, ovvero con le reti di Sanchez e Pedro, alti entrambi 1.70.