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    Neymar e i suoi fratelli: da Ronaldo a Messi fino a... Maksimovic

    Neymar e i suoi fratelli: da Ronaldo a Messi fino a... Maksimovic

    • Alessandro Creta
    Neymar e i suoi fratelli: da Ronaldo a Messi fino a... Maksimovic. I giocatori con le clausole più alte.
    Potrebbe essere l’affare non solo dell’estate, ma del secolo. Il trasferimento più costoso della storia del calcio. Dimenticatevi i vari Ronaldo, Higuain, Bale e Pogba: il possibile passaggio di Neymar al Psg, previo pagamento della clausola rescissoria, potrebbe far sembrare i trasferimenti poc’anzi citati quasi degli affari da discount.

    Sì perché se fino ad oggi Pogba e Bale sono i giocatori “ultracentenari” per quanto riguarda il prezzo del loro cartellino (con Higuain e Ronaldo che si assestano subito dopo, a “soli” 90 milioni), le cifre che circolano attorno all’eventuale passaggio di Neymar all’ombra della Torre Eiffel potrebbero essere difficilmente raggiungibili anche in futuro. Frutto di un mercato che ha perso da anni il senso della misura, ed in un contesto in cui ormai si paga un giocatore più per quello che potrà diventare che per quello che realmente è, la clausola rescissoria del brasiliano non sembra più inarrivabile anzi; rappresenta un vero e proprio assist per la dirigenza del Psg.

    220 milioni di euro, più di qualsiasi altro giocatore mai trasferito fino ad ora, è la cifra che i parigini sono intenzionati a sborsare per portarsi a casa il fenomeno brasiliano. Un’intenzione che non è stata esente da attacchi e critiche, col Barcellona che attende e trema all’idea di perdere il suo asso. C’è chi invoca il far play finanziario per bloccare il probabile trasferimento, chi come i giocatori del Barcellona che tentano di convincere Neymar a rifiutare un’offerta, quella dei francesi, che lo ricoprirebbe d’oro.

    Eppure quella del numero 10 della Seleçao non è la clausola rescissoria più alta del mondo. Il suo eventuale pagamento da parte del Psg però farebbe scricchiolare le certezze di club che, ponendo clausole mostruose nei contratti dei propri giocatori, pensavano di poter blindare i loro campioni dagli assalti di altre squadre.

    Fuori concorso il miliardo di euro che il Real Madrid ha fissato per Cristiano Ronaldo e Bale, una cifra simbolica più che altro a sostegno della totale incedibilità dei due esterni. 

    Discorso analogo per le clausole di Kroos e Modric; sia il tedesco che il nuovo numero 10 del Real sono legati ai blancos da clausole da 500 milioni di euro.

    Che dire però dei 300 milioni previsti dal nuovo contratto di Leo Messi? Valutazione si spaventosa, ma alla fine “solamente” di 80 milioni più alta di quella di Neymar. Il Barcellona può dirsi davvero al sicuro per quanto riguarda la futura permanenza della Pulce? Cifra elevata si, ma appetibile per qualche pazzo sceicco innamorato della Pulce.

    Come siamo messi invece in Serie A? Solo da qualche anno anche in Italia si è presa l’abitudine di legare ai contratti dei giocatori anche delle clausole rescissorie. Tra i club precursori il Napoli di De Laurentiis che pone 3 suoi giocatori nei primi 5 del nostro campionato.

    Se infatti sono note le clausole di Icardi (110 milioni) e Belotti (100 milioni), più inaspettata è sicuramente la cifra che un club deve sborsare per assicurarsi Nicola Maksimovic. L’esterno arrivato la scorsa estate a Napoli infatti (pagato circa 30 milioni) ha firmato un contratto che prevede una clausola rescissoria di 55 milioni, appena 5 in meno del suo giovane compagno Marko Rog.

    A completare il podio ancora un giocatore azzurro, Zielinski, che De Laurentiis ha voluto blindare a patto che qualche squadra non si presenti mettendo sul piatto 65 milioni di euro.

    Cifre si elevate ma certamente più “umane” rispetto a quelle che circolano in Spagna e che il Psg, così come molte altre squadre, potrebbero legittimamente pagare. Il vero problema qui è sui metodi di aggiramento del Fair Play Finanziario: finché infatti sceicchi ed emiri continueranno a auto sponsorizzarsi per effettuare affari simili la Uefa, allo stato attuale delle cose, non potrebbe opporsi in nessun modo a trasferimenti simili. 

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