Juventus, Neto verso l'addio: l'Everton si fa sotto, il punto
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Via dalla Juve in prestito oneroso, magari biennale, con totale pagamento dell'ingaggio o in cambio di un'offerta da almeno 10 milioni. Queste le condizioni poste in estate dalla Juve a Neto e al suo entourage, senza alcun particolare vincolo riguardo la società acquirente. Nessun veto ad esempio al Napoli, dopo i sondaggi arrivati per tutelarsi in caso di partenza di Reina, poi rimasto saldamente al suo posto. Ma un'offerta di questo tipo, a Neto o alla Juve, a conti fatti in estate non è arrivata. Ad avvicinarsi maggiormente è stato il Besiktas, interessato anche ad altri giocatori bianconeri, per un contesto che in ultima istanza non è andato bene allo stesso portiere brasiliano per motivi anche extra-calcistici. Mentre l'Everton dopo diverse richieste di informazioni non ha poi trasformato il proprio interesse in un'offerta vera e proprio, pur restando meta assolutamente gradita per lo stesso Neto. E in assenza della giusta occasione, già a fine luglio è arrivata la decisione comune di andare avanti insieme. Tutto a posto dunque, con Neto destinato ad un'altra stagione o forse due da vice Buffon. Almeno fino alla riapertura del caso la scorsa settimana, tra le dichiarazioni di Marotta che lasciavano intendere come non ci sia Neto tra possibili eredi di Buffon e la reazione dell'agente del brasiliano che annunciava la volontà a questo punto di trasferirsi già a gennaio.
VERSO L'EVERTON – Forse la più classica delle palle colte al balzo. Proprio mentre dall'Everton continuavano ad arrivare segnali riguardo il fatto che finalmente i tempi possano essere maturi per affondare il colpo. Anche perché dalle parti di Liverpool continua ad esserci un autentico problema portiere, con Neto che rimane forse la soluzione migliore a disposizione nell'immediato: a patto che l'offerta possa permettere alla Juve di realizzare quella fatidica cifra di 10 milioni, per una preziosissima plusvalenza in sede di bilancio.
AL SUO POSTO - Nessuno sconto previsto dunque, per agevolare una partenza che aprirebbe un altro buco nella rosa da colmare in tempo zero. Non un compito impossibile, ma nemmeno così facile: situazione simile ma almeno altrettanto delicata rispetto allo scorso dicembre e a giugno, con Neto che per la terza volta su tre finestre di mercato ora si trova a spingere per la cessione. E per ora le ipotesi riguardanti un suo sostituto portano al “solito” Marchetti, a Sportiello o al rientro dal prestito di Leali, fin qui chiuso anche all'Olympiacos. Soluzioni da valutare solo nel caso in cui la questione Neto non dovesse rientrare, obiettivo principale almeno fino a fine stagione per quel che riguarda la dirigenza bianconera. Che nel frattempo ha ribadito le proprie condizioni.
@NicolaBalice