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Nestorovski come Toni: il rilancio della Fiorentina post Kalinic
Senza spostarsi troppo geograficamente (per luogo di provenienza), la società viola ha spostato il mirino in direzione di Ilija Nestorovski, attaccante classe ’90 del Palermo, 10 gol in 35 presenze ma ora bloccato da 9 giornate. Un bottino notevole considerato il contesto tecnico di una squadra retrocessa con quattro giornate d’anticipo e che nel suo campionato ha messo insieme appena 31 reti. Di mercato l’attaccante rosanero ne ha eccome: qualche settimana fa si parlava del Siviglia, che con Zamparini ha già messo a segno l’affare Vazquez. Nel frattempo però c’è stato l’addio di Monchi e il calo dello stesso Nestorovski; una discesa nel rendimento che però di giustificazioni ne ha in abbondanza e per questo chi l’ha visto da vicino, come la Fiorentina, non si è fatto intimorire più di tanto. Per il macedone il primo anno di Serie A è stato utile a farsi conoscere e a trasmettere la sua grande fame agonistica: un repertorio che ha portato fin sui dieci milioni la sua valutazione. Una cifra che a molti ha ricordato, con le dovute proporzioni, quella che la società viola versò proprio al club rosanero per acquistare Luca Toni, nel luglio del 2005.
Il Palermo non è interlocutore semplice, a partire da qualche difficoltà di troppo sul closing della nuova proprietà di Paul Baccaglini e l’ombra ancora presente di Zamparini; oltretutto, a prescindere da chi ne sia poi effettivamente il numero uno, non c’è l’intenzione di fare sconti per l’attaccante macedone e le richieste vanno sulla doppia cifra. Insomma se la Fiorentina, che non è l’unico club a seguirlo, vorrà assicurarsi Nestorovski per far fronte alla probabile partenza di Kalinic, dovrà sbattersi non poco, dal punto di vista economico e concorrenziale.