Nesta: 'Ipotesi rinnovo, ma niente cifre'
Lunga intervista di Alessandro Nesta a Sky. Il difensore del Milan affronta diversi temi, dalle sue condizioni fisiche a Ibrahimovic, dai programmi per il futuro ad Allegri.
Come va il ginocchio, dopo la visita a Monaco di Baviera?
"Bene, sono andato da questo dottore molto bravo, l’articolazione è a posto, ho soltanto un problema fuori dall’articolazione, dovuta al vecchio intervento, ma il dottore ha detto che è tutto a posto. Sabato dovrei tornare a disposizione".
Sei rilassato, merito anche del primo posto del Milan?
"Diciamo che sta per finire il campionato, ci sono meno partite, siamo in testa, abbiamo avuto delle vittorie che hanno fatto morale, che ti porta ad avere fiducia in te stesso".
Come giudichi la vicenda Ibrahimovic?
"In quel caso specifico, credo che Ibra sia stato punito oltre misura. A volte, un’imprecazione, anche contro te stesso, che sbagli uno stop o una giocata che per te è facile, il nervosismo della partita, dici una parola".
Si dice che non eravate contenti di lui perché non si era scusato: è vero?
"No. Non so come si sia trovato negli altri spogliatoi, qui vediamo che ogni giorno si diverte, ride con noi, sta allo scherzo. Dicono che qui ha trovato l’ambiente giusto per lui. I compagni hanno stima in lui, sappiamo della sua importanza, è un ragazzo simpatico. Perciò, nessun problema, assolutamente".
Cambia qualcosa con la mancanza di Ibrahimovic?
"Sappiamo tutti dell’importanza di Ibra, per noi è un giocatore fondamentale. Però, abbiamo fatto anche il derby senza di lui e lo abbiamo vinto. Se c’è, meglio, perché è un valore aggiunto, ma abbiamo tanti giocatori come Robinho, Pato Seedorf, perciò, andiamo avanti, perché il Milan ha un gruppo che può andare avanti a prescindere da tutti".
Che differenza c’è tra voi e il Napoli? La pressione, forse?
"La pressione c’è per noi, per loro, per tutti, ma credo sia la stessa. Noi è tanto che non vinciamo, per loro è un sogno perché, forse, all’inizio dell’anno non si aspettavano di arrivare a questo punto ed è giusto che ci credano. Faccio loro i complimenti, perché hanno fatto una stagione impressionante".
L’Inter è fuori dai giochi scudetto?
"No, ha un calendario migliore del nostro e del Napoli e può tornare in corsa. Dipende tutto da noi".
Ma è vero che smetti l’anno prossimo?
"No, è stato interpretato male. Se uno ti chiede, “hai 35 anni, a che punto sei della tua carriera”, la risposta è stata “quasi alla fine”. Non posso dire all’inizio, sarei un pazzo. Ho detto quasi alla fine, non ho detto alla fine. Perciò, spero di continuare".
Ci sono stati dei contrasti con Galliani sul tuo contratto?
"Ho letto sul giornale quello che è uscito, cose assolutamente false, perché di soldi con la società non ne ho ancora parlato. Ogni tanto qualcuno fa un po’ di cinema sul giornale. C’è uno scudetto in palio, ma sembra che il problema sia il rinnovo. Poi, uno scrive le cifre, Mexes. Io non so se Mexes viene, non pretendo niente, so che, comunque, sto andando avanti con gli anni, non pretendo i soldi che guadagno adesso. Perciò, chi scrive queste cose, lo fa solo per mettere un po’ di zizzania nel nostro ambiente. Con Galliani non ho ancora parlato di niente. C’è l’ipotesi che io possa rimanere un altro anno, ma non di cifre, o di niente. Quella frase non so dove l’hanno sentita".
Allegri può aprire un ciclo?
"Speriamo, perché non è ancora finita, perciò, non diciamo niente. Penso che ha le caratteristiche per stare qua tanti anni, è un bravo allenatore, è giovane, sta facendo molto bene. Non è facile arrivare dal Cagliari al Milan, hanno comprato tanti giocatori, è una bella responsabilità. Le responsabilità le gestisce molto bene. E’ sereno, lo era anche prima del derby, e sa trasmettere serenità anche alla squadra. Credo sia la caratteristica migliore che ha".