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Nessuno peggio di Mourinho nell'era dei 3 punti, ma quanto costa l'esonero alla Roma?
Come un fulmine a ciel sereno, il presidente della Roma Dan Friedkin ha deciso di imprimere una svolta alla stagione esonerando José Mourinho - che era legato al club giallorosso fino al prossimo 30 giugno - per provare a raggiungere quel quarto posto e la conseguente qualificazione alla Champions League distanti attualmente 5 punti e considerati da inizio stagione come un obiettivo fondamentale per ragioni economiche. Coi rigidissimi paletti del Fair Play Finanziario ed un monte ingaggi di 64,8 milioni di euro netti (106 lordi) - il terzo della Serie A dopo quelli di Juve ed Inter - la Roma ha bisogno degli introiti della massima competizione europea, che dalla prossima annata varierà il suo format ed aumenterà i premi per i club partecipanti, per guardare al futuro con maggiore fiducia e continuare ad attrarre giocatori importanti per il progetto. Ma è importante dare un’occhiata anche a quelli che saranno i costi della scelta drastica della proprietà giallorossa.
I COSTI DELL'ADDIO - Secondo quanto raccolto da Calcio e Finanza, per la prima stagione nella Capitale di Mourinho il costo complessivo sostenuto per lo staff tecnico è stato di 19,09 milioni di euro, in virtù pure dei bonus conseguiti per la conquista della Conference League, il primo titolo europeo della Roma dalla Coppa delle Fiere del 1961. Nell’annata successiva, la 2022/23, l’esborso è leggermente sceso a 17,97 milioni di euro. Alla luce di questi dati, da qui a fine giugno la Roma dovrebbe corrispondere ancora 9 milioni di euro, senza tenere in considerazione l’ingaggio del prossimo allenatore (De Rossi) e dei suoi collaboratori. Questi i numeri da analizzare in senso razionale sull’esperienza di Mourinho alla guida della Roma, poi ci sono quelli altrettanto freddi e che spiegano parzialmente quelli che sono i motivi che hanno portato all’allontanamento dello Special One.
POCO SPECIAL - Consultando i numeri, l’allenatore portoghese ha collezionato 96 panchine (44V, 23N, 29P) in Serie A con la Roma, registrando una media punti di 1.61. Come spiega Opta, è la più bassa tra gli allenatori con almeno 50 gare alla guida dei giallorossi nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95).
I COSTI DELL'ADDIO - Secondo quanto raccolto da Calcio e Finanza, per la prima stagione nella Capitale di Mourinho il costo complessivo sostenuto per lo staff tecnico è stato di 19,09 milioni di euro, in virtù pure dei bonus conseguiti per la conquista della Conference League, il primo titolo europeo della Roma dalla Coppa delle Fiere del 1961. Nell’annata successiva, la 2022/23, l’esborso è leggermente sceso a 17,97 milioni di euro. Alla luce di questi dati, da qui a fine giugno la Roma dovrebbe corrispondere ancora 9 milioni di euro, senza tenere in considerazione l’ingaggio del prossimo allenatore (De Rossi) e dei suoi collaboratori. Questi i numeri da analizzare in senso razionale sull’esperienza di Mourinho alla guida della Roma, poi ci sono quelli altrettanto freddi e che spiegano parzialmente quelli che sono i motivi che hanno portato all’allontanamento dello Special One.
POCO SPECIAL - Consultando i numeri, l’allenatore portoghese ha collezionato 96 panchine (44V, 23N, 29P) in Serie A con la Roma, registrando una media punti di 1.61. Come spiega Opta, è la più bassa tra gli allenatori con almeno 50 gare alla guida dei giallorossi nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95).