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Nessuno in Europa come il PSV. Conti in ordine, modello Oranje-Usa e il talento nelle mani di Bosz
BOSZ, CHE SMACCO ALL'AJAX! - Ritrovato perché il ritorno in olanda ha fatto benissimo al manager olandese, finito spesso nel mirino dei critici soprattutto nella sua esperienza al Borussia Dortmund e soprattutto l'anno scorso a Lione esperienza culminata con l'esonero. Un ritorno che profuma oggi ancor più di grandissimo smacco perché Bosz in estate era stato corteggiato proprio dall'Ajax che lo rivoleva in panchina per rilanciare il progetto che aveva abbandonato nel giugno 2017 dopo il ko in finale di Europa League.
MODELLO USA-OLANDESE - Ma quanto c'è di Bosz in questi risultati? Tantissimo, tant'è che la citazione più celebre a lui attribuita "il calciatore Peter Bosz non era abbastanza bravo per giocare il calcio che l'allenatore Peter Bosz vuole vedere" si rispecchia nel modo di stare in campo dei suoi giocatori. Lui che ha nel compianto Johan Cruijff il modello di allenatore da seguire (e che di conseguenza ha in Guardiola un'altra fonte di ispirazione) fa praticare ai biancorossi un calcio dove la palla ha l'obbligo di viaggiare in avanti con qualità e fantasia. Un modello olandese che si affianca anche alla freschezza made in USA di parte della dirigenza (Earnie Stewart è stato parte dello staff della nazionale statunitense e oggi è direttore tecnico) e della squadra.
CONTI IN ORDINE - Ricardo Pepi, l'ex-Milan Sergino Dest e Malick Tillman sono le tre influenze a Stelle e Strisce di un organico che però si mischia con un giocatori che hanno nel dna la scuola olandese come capitan Luuk De Jong, l'ex Bologna Schouten, l'ex obiettivo mercato del Milan Noa Lang e i talenti usciti dal vivaio Teze, Bakayoko, Sambo, Babadi e van Duiven. Un progetto, perché di questo si tratta coordinato dall'ex bandiera e oggi dirigente Jan Vennegoor of Hesselink e dal direttore generale Marcel Brands (ex-Everton) che dal momento del proprio approdo hanno impostato una politica di autofinanziamento e conti in ordine che sta producendo anche risultati. Il PSV nell'anno post-covid è stato in grado di chiudere il bilancio in positivo quando mezza Europa annaspava. Ha venduto benissimo (Gakpo e Sangaré ne sono due esempi lampanti) e con l'incasso ha reinvestito con pochi azzardi e tanti innesti perfetti per il modello Bosz. Il primo di questi anni è stato il ritorno del grande ex Hirving Lozano pagato "solo" 15 milioni più bonus per strapparlo al Napoli i cui 4 gol e 2 assist in 7 presenze sono solo un tassello di una volata che non sembra arrestabile. Non in Eredivisie, perché se qualcosa si può rimproverare ai Boeren è che il girone di Champions con Arsenal, Lens e Siviglia non sta mostrando in campo la stessa solidità.