Diciamoci la verità, nemmeno a Diego sarebbe mai stata concesso di fare la preparazione a Porto Rotondo. Vabbè che sarebbe successo il finimondo, giornali, telecamere, ci avrebbero preso tutti per i fondelli. Maradona va ad allenarsi in Costa Smeralda. Certo, i media non capiscono niente e chissà perché Diego faceva un po’ più notizia di Ezechiele, ma appena appena.Torniamo al fatto. Me lo comunica via sms un Trapani raggiante. Credo che non fosse così entusiasta nemmeno a Genova quando a Marassi guardammo insieme in curva il Napoli vincere uno a zero senza il suo cocco. Trapani in cuor suo è convinto che George Best al confronto di Ezechiele sia stato un dilettante. E come lui, tantissimi napoletani. E addetti ai lavori.

E a questo punto io mi adeguo. E mi converto. Anche perché non posso che essere ammirato da uno che gioca due partite di Coppa America, poi finisce in panchina a furor di popolo, viene eliminato ai quarti, eppure viene trattato come Baggio dopo il ’94, come se si fosse caricato un’intera Nazione sulle spalle e condotta al trionfo.

Diciamoci la verità, il Presidente alza la voce, sbraita, ma con Lavezzi ha sempre perduto. Ezechiele ha sempre fatto quel che voleva, facendo marameo al burbero Aurelio. E ancora una volta lo immagino con quel ghigno da furbastro mentre con la barca di Cannavaro se ne va al largo di Porto Rotondo. Il leader ora è lui. C’è poco da fare. E lo ha certificato De Laurentiis. Cavani se ne stia buono, sgobbi e preghi. E non chieda altro. A questo punto, e lo dico sinceramente, gli sia concessa la numero 10. Se l’è guadagnata sul campo delle trattative. A lui il Napoli non sa dire no. Proprio come tanti anni fa. Lavezzi ha superato Maradona.