Nel trappolone di Pioli: Spalletti farà in tempo a trovare le contromisure?
SE DI LORENZO IGNORA LEAO - Dunque mentre a centrocampo sembrava una partita diversa, per non dire opposta, rispetto al 4 a 0, il posizionamento di Leao e Brahim Diaz ha continuato a fare male al Napoli, più di quanto Lozano e Kvara siano riusciti a far male al Milan. Bisogna chiedersi il perché. Cosa rende le ripartenze del Milan tanto letali contro il Napoli? Soltanto la velocità di Leao o una particolare dinamica nella transizione negativa degli azzurri che avvantaggia il portoghese? Be’, nell’immagine seguente troviamo la risposta. Se Di Lorenzo, per scelta di Spalletti, sceglie di ignorare la minaccia di Leao, ecco che si creano puntualmente dei presupposti molto favorevoli alla squadra di Pioli. Basta una riaggressione andata male…
… e Leao si trova a campo aperto in duello con Rrahmani, costretto ad accorciare su di lui. Notate anche la tendenza dei tre centrocampisti azzurri ad addensarsi in zona palla, per effettuare il fraseggio corto caratteristico dello stile di gioco del Napoli. In caso di ripartenza avversaria, questo scopre ulteriormente il lato debole, ed è proprio per questo motivo che Rrahmani su Leao riceve troppo tardi l’aiuto al centro di Anguissa.
Prendiamo, se volete, il terzo gol del Milan al Maradona. È più o meno la stessa dinamica. Era nobile e logica la linea di passaggio offerta da Di Lorenzo a Zielinski, solo che se Tonali fa il Tonali sul centrocampista polacco, qualcosa poi può andare storto. Lo vedete, di nuovo, il duello Leao-Rrahmani che si prospetta in caso di palla persa? Lì c’è un problema che Spalletti ha deciso di ignorare, assumendosi un grosso rischio. Un rischio che Pioli, al contrario, ha deciso di non prendersi con Kvara.
BRAHIM DIAZ VS MARIO RUI (E LOBOTKA) - Ma anche Brahim Diaz, l’altro esterno del tridente del Milan, è un bel problema per il Napoli. È stato evidente nel primo tempo al Maradona in campionato, ed è tornato a farsi sentire nel momento decisivo della partita di mercoledì sera, guarda caso ancora una volta ai danni di Mario Rui e Lobotka. Inoltre se riavvolgiamo un attimo il nastro, troveremo una costante tra questa ripartenza fatale e quella di Leao avvenuta poco prima. Ricordate il discorso fatto sopra sui centrocampisti del Napoli? Eccoli tutti e tre schiacciati sul lato palla, con il vertice basso quasi sull’out e Zielinski sotto Elmas, a fungere momentaneamente da trequarti. Lo vedete già Brahim Diaz solo soletto, vero?
Il pallone, un po’ forzato da Lobotka, inspiegabilmente passa tra Krunic e Zielinski e finisce a Calabria, che poi attiva il 10 spagnolo. Ebbene, queste qui sotto sono state le corse di riaggressione di Lobotka e Mario Rui. Scomode, vero?
Fatto sta che Diaz, comunque con una grande giocata, è riuscito a passarci in mezzo. Ciò ha creato la situazione seguente, ovvero un potenziale 5 vs 3 gestito alla perfezione dai rossoneri.
BENNACER E LEAO - Ed infine è qui che aggiungerei, per concludere, un ultimo tema tattico, apparentemente secondario, ma in realtà correlato ai precedenti. Con Bennacer in pressione su Lobotka, Pioli non solo rinforza il centrocampo in fase difensiva, consentendo a Leao di rimanere ‘alto’ a mo’ di minaccia; Bennacer diventa anche una variante d’attacco e interscambio a sinistra in quanto mancino. Così infatti è arrivato il gol a San Siro…
E così è arrivato il cross per Diaz al Maradona.