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Nel segno di Ozil e Muller: l'Inter in missione per Neuhaus
Barella, Tonali e... Neuhaus. Sono diversi i profili di giovani centrocampisti finiti sul taccuino del direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio e che verranno sottoposti all'attenzione del nuovo amministratore delegato Beppe Marotta e fra questi spunta anche la candidatura del centrocampista classe '97 del Borussia Monchengladbach. Secondo quanto riferisce Tuttosport, Florian Neuhaus sarà seguito dal vivo dagli scout nerazzurri oggi, in occasione che opporrà la formazione di Dieter Hecking al Norimberga. Un nome nuovo nel panorama del calcio tedesco, un talento cresciuto in fretta e che sta sfruttando al meglio la prima annata in Bundesliga e la vetrina della nazionale Under 21 per attirare su di sè l'interesse di molte squadre.
L'ASSIST NEL SANGUE - Nato a una sessantina di chilometri da Monaco di Baviera, figlio di un grande tifoso del Bayern, a 10 anni ha optato per il Monaco 1860, con cui ha svolto tutto il percorso nel settore giovanile prima di esordire nel 2016 in Bundesliga 2. Giusto il tempo di attirare l'interesse del Gladbach, che lo acquista nel 2017 sottraendolo al fallimento del suo precedente club e che lo spedisce direttamente a farsi le ossa nel Fortuna Dusseldorf. L'impatto è immediato, con 6 gol e assist contribuisce alla vittoria del campionato e al ritorno in Bundesliga della squadra renana e l'estate scorsa è prontamente tornato alla base, convincendo da subito Hecking a puntare su di lui come un titolare fisso. In 15 partite di campionato, ha segnato un gol ma soprattutto fornito 8 passaggi decisivi, che lo pongono alle spalle soltanto di Haller dell'Eintracht Francoforte nella graduatoria dei migliori assist-men del calcio tedesco.
TRA MULLER E OZIL - La definizione di centrocampista centrale per lui è limitativa, trovandoci in presenza di un calciatore moderno, in grado di interpretare con grande maturità le situazioni di gioco e cercare con tempismo lo spazio tra le linee avversarie. Una caratteristica che ha spinto più di qualche addetto ai lavori ad accostarlo a Thomas Muller del Bayern Monaco, ma Neuhaus ha confessato di avere un debole soprattutto per Mesut Ozil, ex idolo della tifoseria del Werder Brema e squadra del cuore dello zio. Non solo Barella e Tonali, sul taccuino dell'Inter c'è spazio anche per Florian Neuhaus.
L'ASSIST NEL SANGUE - Nato a una sessantina di chilometri da Monaco di Baviera, figlio di un grande tifoso del Bayern, a 10 anni ha optato per il Monaco 1860, con cui ha svolto tutto il percorso nel settore giovanile prima di esordire nel 2016 in Bundesliga 2. Giusto il tempo di attirare l'interesse del Gladbach, che lo acquista nel 2017 sottraendolo al fallimento del suo precedente club e che lo spedisce direttamente a farsi le ossa nel Fortuna Dusseldorf. L'impatto è immediato, con 6 gol e assist contribuisce alla vittoria del campionato e al ritorno in Bundesliga della squadra renana e l'estate scorsa è prontamente tornato alla base, convincendo da subito Hecking a puntare su di lui come un titolare fisso. In 15 partite di campionato, ha segnato un gol ma soprattutto fornito 8 passaggi decisivi, che lo pongono alle spalle soltanto di Haller dell'Eintracht Francoforte nella graduatoria dei migliori assist-men del calcio tedesco.
TRA MULLER E OZIL - La definizione di centrocampista centrale per lui è limitativa, trovandoci in presenza di un calciatore moderno, in grado di interpretare con grande maturità le situazioni di gioco e cercare con tempismo lo spazio tra le linee avversarie. Una caratteristica che ha spinto più di qualche addetto ai lavori ad accostarlo a Thomas Muller del Bayern Monaco, ma Neuhaus ha confessato di avere un debole soprattutto per Mesut Ozil, ex idolo della tifoseria del Werder Brema e squadra del cuore dello zio. Non solo Barella e Tonali, sul taccuino dell'Inter c'è spazio anche per Florian Neuhaus.