Nel nido del Grifone:|Cagliari con Acquafresca
Il Cagliari cerca la rivincita al Ferraris dopo le due sconfitte con Udinese e Napoli. Sulla strada dei rossoblù il Genoa dell'ex Ballardini. Senza Conti, squalificato, a centrocampo torna titolare Nainggolan. Convocato per la prima volta in questa stagione Marchetti.
Si riparte dalla Genova del Grifone, di quel Genoa, cioè, che dopo aver esonerato Gasperini e affidato la panchina all'ex tecnico del Cagliari Davide Ballardini (sua la miracolosa salvezza del 2008), si presenta alla sfida con i rossoblù di Donadoni con lo stesso numero di punti (39), con una difesa migliore (33 reti incassate contro le 36 del Cagliari), ma con un attacco distante anni luce (29 gol all'attivo rispetto ai 36 di Acquafresca&c.). Le due squadre si assomigliano molto, invece, sul piano delle ambizioni: ovvero, solo quella di concludere dignitosamente il campionato.
IN CAMPO - Donadoni ha avuto l'onore, complice la borsite di Pelizzoli, di convocare per la prima volta in questa stagione Federico Marchetti, in decisa marcia di riavvicinamento al campo dopo le prove generali con la Primavera. Il tecnico deve, però, rinunciare a due pezzi da novanta come Conti (al suo posto Nainggolan) e Nenè, mentre ritrova in extremis Pisano, destinato alla panchina. Il capitano deve scontare un turno di squalifica (al suo posto Nainggolan), mentre il brasiliano si sta faticosamente riprendendo da un serio infortunio alla caviglia. Il tecnico, quindi, non ha avuto alcun margine di manovra nel scegliere gli undici da mandare in campo. I dubbi sono stati legati al sistema di gioco. Dopo aver pensato a un suggestivo 4-2-3-1, Donadoni ha deciso di non stravolgere l'assetto e di confermare l'albero di Natale visto a Napoli. Quindi, Agazzi tra i pali, Perico, Canini, Astori e Agostini in difesa; Nainggolan centromediano, Biondini e Missiroli le mezze ali, Cossu e Lazzari i trequartisti alle spalle del centravanti Acquafresca.