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  • Nel giorno che fu del 'Barone' Liedholm e di Didì, auguri a Zorro Boban e Cabrini

    Nel giorno che fu del 'Barone' Liedholm e di Didì, auguri a Zorro Boban e Cabrini

    • Cesare Bardaro

    Gli auguri di buon compleanno di oggi riguardano
     
    ANTONIO CABRINI, 1967, detto il Bell'Antonio (ma qualcuno, più critico lo chiamava anche “Uomo Vogue”) , ex terzino sinistro di Cremonese, Atalanta, Juventus e Bologna. Campione Mondiale nel 1982 ma (in finale sbagliò il rigore sullo 0-0), Con la Juventus ha vinto 6 scudetti, 2 Coppe Italia, 1 Coppa UEFA, 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa dei Campioni e 1 Coppa Intercontinentale, Come allenatore, dopo aver collezionato diversi esoneri nelle squadre di club, è stato CT della Siria e, dal 2012 lo è  lo è dell'Italia femminile.  D'altra parte ha sempre avuto successo con le donne. Stuoli di ragazzine innamorate e qualche flirt eccellente, come con l'attrice brasiliana Sonia Braga “ Nessuno ci ha mai scoperti.L’ho conosciuta a una cena a New York   A tavola non mi degnò di uno sguardo, ma una volta rientrati in albergo mi telefonò in stanza per chiedermi di raggiungerla». Nel 2008 ha partecipato alL'Isola dei famosi. Eletto consigliere comunale di una lista di centrodestra a Bologna nei primi anni Novanta, nel 2009 si è candidato con l’Italia  dei Valori nel Lazio, diventando responsabile sport del partito di Antonio Di Pietro.

     
    ZVONIMIR BOBAN, 1968, detto Zorro, per la sua eleganza ed i suoi tocchi al pallone, ma anche  semplicemente Zvone, ex centrocampista croato di Milan e Bari. Attualmente è vicesegretario FIFA  e si occupa dello sviluppo del calcio e organizzazione di competizioni. Con i rossoneri ha vinto 4 scudetti, 2 Supercoppe Italiane, 1 Champions League ed 1 Supercoppa UEFA. “Boban è così bravo che ti vien voglia di sederti in mezzo al campo e di guardarlo mentre gioca.” (Rui Costa) “Può giocare in qualsiasi ruolo del centrocampo: da regista, da interno, da trequartista puro: è il giocatore più completo che abbia mai avuto.” (Fabio Capello) Ebbe invece problemi e incomprensioni con Zaccheroni. La leggenda racconta che in quella stagione nella sfida contro la Fiorentina fu lui a trasformarsi in allenatore e ad autocollocarsi dietro le due punte contro il volere di Zac. Per i croati diventò un eroe nazionale il 13 maggio del 1990, quando a Zagabria arrivarono a giocare gli storici avversari della Stella Rossa Belgrado. Guidati sulle gradinate, tra gli altri, anche dalla Tigre Arkan, i tifosi serbi misero a ferro e fuoco Zagabria prima del match. Che sostanzialmente non iniziò neanche: sugli spalti successe il pandemonio, costringendo la polizia ad intervenire pure sul rettangolo di gioco per fermare i tifosi di entrambe le fazioni che se le davano tra di loro o si coalizzavano contro la Polizia (in prevalenza formata da serbi). Qui accade l’impensabile: un poliziotto bosniaco, Refik Ahmetović, getta a terra un tifoso della Dinamo e comincia a manganellarlo con furore. È allora che il 22enne Boban, capitano della Dinamo, interviene, sferrando un calcio al poliziotto e costringendolo alla ritirata. Rischiò l’arresto e venne sospeso per sei mesi,perdendo la possibilità di partecipare ai Mondiali del 1990 in Italia. “Ho reagito ad una grande ingiustizia, così chiara che uno non poteva rimanere indifferente. Quando il poliziotto mi ha colpito, ho risposto.”Ha 5 figli, di cui 4 adottivi. Si è laureato in Storia. “Un calciatore va giudicato per come gioca in campo. Non certo per il suo modo di vivere o per le sue opinioni politiche: un giocatore non deve dare l’esempio”.


    Auguri anche a
     
    EZEQUIEL MUNOZ, 1990, soprannominato El Chiquito, difensore argentino del Genoa, ex  Palermo, Sampdoria
    FABRIZIO CACCIATORE, 1986, terzino destro del Chievo. Ha giocato anche nell'Hellas Verona
    DAVID LOPEZ SILVA 1989, mediano spagnolo dell'Espanyol, ex Napoli
    ARMAND TRAORE', 1989, difensore senegalese del Nottingham Forest, ex Juventus nel 2010-11
    SANDRO SALVIONI 1953, ex centrocampista di Jeffe, Seregno, Novara, Foggia, Brescia, Derthona, Parma, Varese, Sambenedettese, Seregno. Si è ritirato nel 1990.
    ANTONIO TEMPESTILLI, 1959, ex difensore di Banco Roma, Inter, Como, Roma ritiratosi nel 1992
    MARCO BOLIS, 1962, ex centrocampista di Milan, Monza (10 stagioni) Varese, Alzano Virescit, Leffe, Albinese, AlbinoLeffe
    FRANCESCO FONTE, 1965, ex centrocampista di Lazio, Barletta, Monopoli, Bari, Foggia, Avellino, Benevento, L'Aquila, Battipagliese, Martinafranca, Fasano. Si è ritirato nel 2005 e da allora la sua fonte di guadagno è uno stabilimento balneare che gestisce con la moglie a  Monopoli
    ANTONINO D'AGOSTINO, 1978, ala destra del Tortoli, ex Pro Vrcelli,  
    DAVIDE ZOBOLI 1981, difensore del Dario Boario (serie D), ex Parma, Benevento, Sora, Monza, AlbinoLeffe, Brescia, Torino, Brescia e Modena.
    MARIO CASSANO, 1983, ex portiere di Voghera, Fiorentina, Empoli, Piacenza, Reggina, Sampdoria. Nel 2008-09 fu, secondo la Gazzetta dello Sport, il miglior portiere della B. Nel febbraio 2012 è stato arrestato (poi messo ai domiciliari) per il calcioscommesse. In seguito è stato radiato dalla Federcalcio
    RICCARDO CAZZOLA, 1985, centrocampista dell'Alessandria
    VINCENZO RENNELLA, 1988, attaccante francese naturalizzato italiano del Miami FC,in prestito dal Valladolid,  ex Genoa e Cesena,
    ANIELLO PANARIELLO, 1988, difensore del Siena
    CIRO DE FRANCO, 1988, difensore del Matera
    LUCIANO BONOMO, 1992, terzino sinistro del Lumezzane
    ADAMA DIAKITE', 1993, attaccante ivoriano del Modena
     
    L'8 ottobre erano nati anche 2 grandi campioni, che si affrontarono nella finale del Mondiale svedese del 1958
     
    DIDI, 1928-2001, centrocampista brasiliano,  ha giocato per il Botafogo Rio de Janeiro e in Spagna nel Real Madrid, nel '70 e' stato allenatore del team peruviano. Accusato di scarso dinamismo, rispose dicendo "è la palla che deve correre”. Nella finale in Svezia furono contati   quarantotto passaggi da lui effettuati ed andati a buon fine. Il Quartetto Cetra gli dedicà una canzone, insieme a Vavà e Pelè  https://www.youtube.com/watch?v=XWP45DBbH3w

    e

    NILS LIEDHOLM 1922-2007, detto  il Barone, centrocampista svedese del Milan dal 1949 al 1961, quindi allenatore di Milan , Verona, Monza, Varese, Fiorentina, Roma  Faceva parte, con Green e Nordahl, del magico trio GRE- NO- LI. Ha vinto 4 scudetti da calciatore e 2 da allenatore: Milan (1979) e Roma (1983). Fu tra i primi in Italia ad adottare, con la Roma, la zona
    Come Didì, era difficile che sbagliasse un passaggio. Si racconta che l'intero stadio di San Siro applaudì a scena aperta il suo primo passaggio sbagliato dopo un'interminabile serie di partite giocate senza commettere neppure un errore. E concordava col brasiliano che la velocità di corsa non è una caratteristica indispensabile: "E' la palla che deve correre...la palla non suda"
    “Lui lasciava molta libertà a noi giocatori. La sua cultura sportiva si basava sul concetto di fondo che un calciatore doveva essere professionista per scelta e non per obbligo. Certo, quando capiva che qualcuno andava un po’ troppo sopra le righe o remava contro, sapeva come richiamarlo alle proprie responsabilità. Ma lo faceva senza quell’impeto aggressivo e autoritario che a quei tempi era comune un po’ a tutti gli allenatori, senza alzare mai la voce. Inoltre aveva la straordinaria capacità di far svolgere gli allenamenti facendo in modo che la partita della domenica successiva potesse essere impostata in maniera tale che i movimenti fossero automatici, quasi naturali. Anche allora a lui piaceva un tipo di calcio basato sul possesso del pallone, e in funzione di questa idea di fondo impostava i suoi allenamenti, che sapeva oltretutto rendere sempre divertenti e che raramente faceva pesare ai giocatori “. (Gianni Rivera). Alcune sue frasi, spesso condite dal suo celebre senso umoristiche, hanno fatto storia.

    • "Un giorno a San Siro tirai fortissimo, colpii la traversa e il pallone ritornò nella nostra area".
    • "Si gioca meglio in dieci contro undici".
    • "Galderisi si lamenta perché non gioca? Non deve preoccuparsi, lo considero un fuoriclasse, ma a volte anche i migliori devono sedere in panchina. Guardate Nuciari: da 4 anni è il miglior portiere italiano, eppure non gioca mai!".
    • "Ci sono giocatori che vanno verso il pallone, quasi tutti. E ci sono palloni che vanno dai giocatori. Succede solo ai più bravi".
    • "Io schiero la mia squadra in modo perfetto. Il problema è che quando l'arbitro fischia l'inizio della partita i giocatori si muovono"
    • “Quando ero giovane dicevo che dovevo vivere da vecchio e ci sono perfettamente riuscito. Non era però vita umana e sarebbe pazzesco pretenderla dai giocatori d'oggi. Se avevo voglia di fare all'amore mi dedicavo a letture di psicologia e i desideri passavano”
    • "Se penso a quando ero nella Lega Antialcolica quasi quasi arrossisco. Fu il dottore a costringermi a bere vino e birra. Poi, in Italia sono diventato amante della pastasciutta e di vermicelli più d'un napoletano. Conosci i vini che produco? Ho barolo, barbera, moscato; ma io preferisco il grignolino. Va giù che è un piacere. E' bello sognare calcio d'antologia, davanti ad una bottiglia come Cristo comanda. Non credi?".
    • "Nel calcio, inventare cose nuove, significa riesumare mode tattiche antiche... Questi allenatori giovani sono bravi: programmati, pieni di tabelle. Sono bravi perché, lentamente, giorno per giorno, si stanno avvicinando al tipo di preparazione che io svolgevo negli anni Quaranta. Non ci credi?”.
    • "Su Ancelotti si sentiranno grosse cose. Ho controllato l'influsso degli astri che lo riguardano e non escludo che diventi un campione. Io credo all'influsso degli astri; anche Di Bartolomei e Benetti hanno segni zodiacali ottimi”

    ed era nato anche

    GERRY HITCHENS 1934-1983 centravanti inglese. Detto "Pel di carota" per il colore dei suoi capelli, fu uno dei primi giocatori britannici, insieme a Denis Law, Joe Baker, Jimmy Greaves,  a giocare in Italia, con Inter, Torino, Atalanta e Cagliari Con 239 partite disputate e 73 reti è tuttora il calciatore inglese che ha totalizzato più presenze e reti in serie A. Morì nel 1983, sul campo, come Moliere, stroncato da un infarto durante una partita di beneficenza.  ad Hope, inGalles


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