La maggioranza dei tifosi granata sarebbe pronta a barattare diverse posizioni in classifica o un paio di acquisti al calciomercato per avere in cambio il Filadelfia, cuore pulsante del Toro che non batte più dal 1997. Dopo tanti anni di promesse, sogni infranti e vergogna imperante, sembra sia arrivato il momento; lo dice a chiare lettere Cesare Salvadori, olimpionico di scherma a Monaco '72 ma soprattutto, oggi, presidente della Fondazione Filadelfia, in un'intervista a Tuttosport.

"Stiamo lavorando per terminare la fase progettuale", dice, "quindi per liberare i contributi previsti dalle pubbliche amministrazioni e non, e infine per sensibilizzare la città". Il nuovo stadio sarà anche la sede del Torino F.C., quella del Museo del Grande Torino, della foresteria per i ragazzi del vivaio. I campi saranno due, di cui uno - circondato da 4000 posti sulle tribune - servirà non solo per gli allenamenti della prima squadra ma anche per le partite di campionato della Primavera.
Quali le tempistiche? Sul quotidiano sportivo torinese, Salvadori parla di inizio lavori per fine 2014 o inizio 2015, e conclusione nel 2016 entro la data-simbolo del 4 maggio oppure per quella, meno sentita ma comunque con una sua valenza, del mese di ottobre in cui si ricorreranno i 90 della costruzione dello stadio originale. Il 19 marzo, nel CdA della Fondazione, ci dovrebbero essere anche Urbano Cairo e Piero Fassino, soggetti entrambi interessati da vicno dalla questione.