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'I colpi di testa danneggiano il cervello': negli Stati Uniti li vogliono abolire!
La morte di questo ragazzo ha fatto molto discutere negli Stati Uniti tanto che, forse per pura provocazione o per sensibilizzare l'opinione pubblica, si è acceso un dibattito riguardo la possibilità di vietare i colpi di testa almeno per i giovani calciatori.
Secondo la neuropatologa McKee le lesioni riportate dal lobo frontale di Grange sarebbero lesioni tipiche di sport molto più duri e violenti del calcio, come ad esempio football, rugby, hockey e pugilati. Secondo la tesi della dottoressa McKee questi danni potrebbero essere riconducibili ai continui colpi di testa, specialità del giocatore defunto e colpo che aveva allenato fin dall'età di tre anni.
Seppur non esistano ancora vere e proprie prove scientifiche il dibattito sembra accendersi sempre più soprattutto tra i genitori: vietare o non vietare i colpi di testa ai bambini?