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  • Negare San Siro all'Atalanta è una rosicata: Milan, non fare altre figuracce

    Negare San Siro all'Atalanta è una rosicata: Milan, non fare altre figuracce

    • Cristiano Ruiu
      Cristiano Ruiu
    Quindi, fatemi capire. Milan e Inter, o almeno ufficialmente le due tifoserie, non vogliono “prestare” S. Siro all’Atalanta, ma non vedono l’ora di abbatterlo per ricostruire il nuovo stadio. Il tutto viene comunicato nella stessa giornata. Tutto questo ha davvero poco senso e invece di fare passi avanti nella cultura della sportività e della crescita del nostro calcio li facciamo indietro. I tifosi auspicano uno stadio nuovo, moderno, funzionale, che incrementi i ricavi, insomma vogliono giustamente adeguarsi agli standard europei e poi si rivoltano se l’Atalanta “osa” chiedere in prestito lo stadio?

    All’Atalanta i tifosi dell’Inter, ma soprattutto quelli del Milan dovrebbero fare un applauso per l’impresa realizzata quest’anno. I dirigenti del Milan, presenti e passati, dovrebbero prendere esempio da quelli atalantini. Il negare lo stadio perché “loro fanno la Champions e noi no” mi sembra la classica reazione da “rosicamento acuto” che mal si sposa con la tradizione rossonera.

    30 anni fa la Juventus, non l’Atalanta, era venuta a S. Siro a giocare le partite di Europa League e non c’era stata nessuna sommossa popolare. E si trattava della Juve, la grande rivale storica delle milanesi. Ma all’epoca noi vincevamo le Coppa Campioni, chissenefregava se la Juve si faceva a S. Siro la sua “coppetta”. Adesso invece siamo qui a puntare i piedi se l’Atalanta vuol coltivare nella Scala del calcio il suo sogno europeo. Mi sembra davvero che invece di fare passi avanti ne facciamo indietro. E mi auguro che le società (l’Inter a dire il vero lo ha già fatto) non assecondino questo ostracismo dei tifosi nei confronti dell’Atalanta, che peraltro è quest’anno in Europa orgoglio di tutto il calcio italiano, non solo di Bergamo.

    Faccio un esempio a pochi chilometri dal confine: il Lugano si è qualificato per l’Europa League pur totalizzando gli stessi punti di San Gallo e Lucerna. I ticinesi sono arrivati terzi grazie a un solo gol di differenza reti. Eppure sapete dove giocheranno le partite casalinghe di Europa League? Proprio nello stadio di San Gallo. Davvero noi che siamo il Milan vogliamo negare lo stadio all’Atalanta perché è andata in Champions al nostro posto?

    Il tutto nell’estate in cui per motivi legati alle nostre scellerate gestioni societarie siamo costretti a chiedere alla Uefa di “squalificarci” dall’Europa. Speriamo davvero che la dirigenza rossonera ci pensi bene e non faccia questa brutta figura non solo con l’Atalanta, ma con tutta Europa. Se non cambiamo la mentalità da queste piccole cose è inutile avere un nuovo stadio. Tanto vale tenersi il vecchio San Siro. Che peraltro, come ho già avuto modo di dire, andrebbe ristrutturato, ammodernato e privatizzato. Non abbattuto. Ma questo è un tema politico. Perché non percepire più il canone annuo di S. Siro sarebbe una perdita incalcolabile per il Comune di Milano. Questo è il vero problema.

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