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    Nedved, altro che Ronaldo: il futuro della Juve va costruito attorno a Dybala

    Nedved, altro che Ronaldo: il futuro della Juve va costruito attorno a Dybala

    • Stefano Agresti
      Stefano Agresti
    Come spesso capita da un po’ di tempo a questa parte, i dirigenti della Juve hanno una visione opposta rispetto alla logica e al buon senso. Prendete ciò che ha detto Nedved l’altro giorno su due grandi attaccanti bianconeri: Ronaldo rimane, Dybala chissà. Meglio Cristiano di Paulo, insomma, per costruire il futuro. Esattamente il contrario di ciò che impone una gestione sana e corretta della società e della squadra.

    Ronaldo ha 36 anni, Dybala 27. Uno è oggettivamente alla fine della carriera; l’altro è nel pieno del suo percorso nel calcio. Uno ormai non rappresenta più un valore economico, anzi è soprattutto un costo a causa di un ingaggio spaventoso; l’altro avrebbe una valutazione di mercato elevatissima se non lo avessero fatto arrivare a questo punto della stagione con il contratto in scadenza nel 2022. E allora come si può pensare di rinunciare all’argentino piuttosto che a CR7? Si dirà: ma Cristiano è più forte. Vero: Dybala non è Messi e non si avvicinerà mai ai trionfi (anche personali) dei due fenomeni degli ultimi 15 anni. Resta, però, un giocatore straordinario, come ce ne sono pochi nel calcio europeo. Lo ha dimostrato nelle stagioni scorse (non quest’anno a causa degli infortuni), anche quando era molto più giovane di adesso. E nell’ultimo campionato è stato premiato come miglior calciatore. 
     
     


    Dybala è il giocatore più forte della Juve, Ronaldo escluso. In una squadra povera di qualità come quella bianconera, privarsi di Paulo sarebbe una follia anche in considerazione dell’età di Cristiano. Chiede un ingaggio altissimo? Forse la colpa è anche di chi non gli ha rinnovato il contratto qualche tempo fa, quando la scadenza era lontana. Adesso però a questo errore la Juve deve rimediare: fatelo firmare, costruite la squadra del futuro attorno a Dybala. La Juve non ha la disponibilità economica per andare a comprare qualche fenomeno che lo sostituisca, e la scelta tra l’altro sarebbe limitatissima. Si tenga stretto questo campione con la faccia da bambino e anzi - dopo averlo trattato per anni come un calciatore quasi normale - lo metta davvero al centro del villaggio bianconero, anche dal punto di vista tattico. Non se ne pentirà.

    @steagresti
     

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