La tacita necessità viola è esigenza comprensibile nel pallone di oggi. Juan Manuel Vargas deve giocare. Per quanto possibile e disponibile, chiaramente. Però la vetrina viola, senza Europa e cotillons, rischia d'annebbiarsi e di perdere valore. Cedere rischia di diventare operazione più tosta, quando si parla di tanti milioni suonanti e contanti. Per questo incrociare le dita, usare spesso ma con cautela la parola fiducia, sono armi necessarie per cedere un giocatore ad un ottimo prezzo. Magari anche a gennaio.

Che poi, s'intende, Vargas sarebbe comunque titolare in questa Fiorentina, da interno di centrocampo, come preventivato a giugno. Però la condizione fisica odierna non è delle migliori e per questo 'preparazione ad hoc' dovrebbe essere il termine quasi abusato piuttosto che più usato. Invece è stato gettato subito nella mischia. Il mercato funziona anche così, seppur nessuno mai lo confermerà tra i diretti interessati.

Mostrare la carrozzeria anche all'Arsenal, che continua a seguirlo e tampinarlo. Non più il Liverpool o l'Aston Villa, improbabile ma non impossibile il Bayern, ci pensa anche la Juventus che non pare soddisfatta del rendimento di Elia, l'olandese non volante. Il Loco intanto, adesso, si trova in Perù. Lì che nel giorno del suo compleanno è stato accolto come una vera e propria rock star, là da dove rientrerà a Firenze con la moglie e i tre figli. Magari, anche per mettere a tacere anche chiacchiere che vogliono una vita extra campo non proprio esemplare.

Ripartire in maniera diversa, anche dopo le buone prestazioni con la Nazionale. Che poi, la Fiorentina, il suo erede, lo ha già in casa, ovvero Lazzari. Per questo le richieste viola per il cartellino di Vargas non sono sicuramente a prezzo di saldo: quindici milioni, possibilmente un euro in più, difficilmente un euro in meno. E' la richiesta dell'estate, ma il mercato d'oggi, la crisi ed i prezzi altrui, lasciano intuire che potrebbe partire anche sui 12-13. Se gioca, bene, se dimostra continuità e condizione fisica, però... Et voilà. Ecco spiegata la tacita necessità viola.

(Leggo - Edizione Firenze)