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    Il progetto PSG è fallito: da Galtier a Messi, via alla rivoluzione. E Mbappé riflette

    Il progetto PSG è fallito: da Galtier a Messi, via alla rivoluzione. E Mbappé riflette

    • Federico Albrizio
    Game over, la Champions League resta un incubo e un'ossessione per il Paris Saint-Germain. Dal Real Madrid al Bayern Monaco, due eliminazioni pesanti e diverse, perché contro i blancos i parigini avevano subito una rimonta con vene polemiche, ma contro i bavaresi la sconfitta è stata su tutta la linea. Un flop in piena regola che spalanca la porta a processi e porta a una prima durissima sentenza: il progetto è fallito e tutti sono sul banco degli imputati, per una rivoluzione che si profila in vista della prossima stagione.

    TECNICI A RISCHIO - A partire dalla guida tecnica del club. Christophe Galtier era già da tempo nel mirino della critica e inevitabilmente torna nell'occhio del ciclone. Tante le ombre sulla panchina del Paris, la più ingombrante indubbiamente quella di Zinedine Zidane che da tempo è il sogno proibito della proprietà e dei tifosi, e lo stesso Galtier non nasconde i dubbi sulla propria permanenza ("C'è tanta delusione. Dipende dalla dirigenza e dal presidente", ha detto a fine partita). Ma con Galtier rischia anche Luis Campos, per tante scelte sul mercato che poco hanno convinto e anche meno hanno pagato. Ultimo il fallimento dell'operazione Milan Skriniar, uno che avrebbe fatto molto comodo a una difesa orfana di Kimpembe e con sostituti non all'altezza per la difesa a tre imposta da Galtier.

    MESSI E NEYMAR, GAME OVER? - Lo sguardo però si concentra sul futuro della rosa parigina, perché l'ennesimo fallimento chiama l'avvio di un nuovo ciclo a partire proprio dagli interpreti in campo. L'insofferenza monta anche nei confronti di giocatori esperti come Sergio Ramos e senatori come Marquinhos e Marco Verratti - quest'ultimo protagonista in negativo contro il Bayern con l'errore che ha portato al primo gol di Choupo-Moting -, ma l'attenzione è rivolta alle stelle che non hanno portato il salto di qualità nel corso degli anni, Neymar prima e Lionel Messi poi. Il brasiliano non c'era nella tragica serata dell'Allianz Arena, fermato dal grave infortunio alla caviglia che lo terrà ai box per il resto della stagione, ma l'ambiente parigino ha fatto capire chiaramente di essersi stancato di O Ney e studia una via d'uscita per sbarazzarsene nonostante il recente rinnovo. Impresa non semplice, visto l'ingaggio monstre, ma la Premier può offrire diverse soluzioni con il Chelsea che ha già preso informazioni. Discorso diverso per la Pulce, il cui contratto scadrà tra pochi mesi. L'argentino doveva essere l'ultimo tassello, uno che sa vincere per insegnare agli altri come si fa e portare l'agognata coppa all'ombra della Tour Eiffel. Nulla è andato come previsto, nulla è cambiato nel biennio di Messi a Parigi. E ora ci si interroga su cosa succederà con Leo. Perché le discussioni con il PSG per il rinnovo si sono raffreddate, l'MLS chiama con insistenza e il Barcellona culla sempre il sogno proibito di riportarlo al Camp Nou nonostante le difficoltà economiche. Ma l'addio Parigi diventa uno scenario sempre più concreto.

    E MBAPPE'? - Un futuro senza Messi e Neymar per ripartire con un nuovo ciclo, fondare un nuovo progetto interamente su Kylian Mbappé e consegnargli definitivamente quella fascia da capitano ereditata dall'infortunato Marquinhos all'Allianz Arena. Questa è la speranza degli ambienti parigini e quello per cui ha lavorato il club, investendo cifre impressionanti per convincerlo a resistere alla corte del Real Madrid e restare. Lui ha ripagato diventando il miglior marcatore nella storia del Paris (201 gol) e promettendo altro, tra una battuta sul Milan e l'altra. Eppure la fotografia della dolorosa notte bavarese è proprio un Mbappé capitano che osserva sconsolato l'ennesimo fallimento che si consuma. Kylian non ha voluto sbilanciarsi sul futuro a fine partita ("Sono tranquillo, l'unica cosa che conta per me in questa stagione è vincere il campionato. Poi si vedrà"), riflette e con lui si interrogano anche gli addetti ai lavori, se i continui flop del PSG possano far vacillare nuovamente l'attaccante, specie dovesse arrivare una nuova chiamata del Real che ha sempre un forte ascendente sul ragazzo. Il nuovo dilemma che agita i sogni dei tifosi parigini è proprio questo: rifondare intorno a Mbappé è la priorità, ma il rischio è che il PSG stia diventando troppo stretto per Kylian.

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