Nazionale, Immobile è stufo: dirà addio. Mancini prova a fargli cambiare idea
Tommaso Fefè
L'addio di Immobile alla Nazionale resta lo scenario più concreto. Il ct Mancini vorrebbe puntare ancora su di lui, ma il pensiero dell'attaccante è chiaro: è stufo di essere il capro espiatorio dei problemi azzurri. Nel post partita di Genoa - Lazio, a chi gli chiedeva lumi sulle sue intenzioni riguardo la maglia dell'Italia aveva risposto: "Del fallimento siamo responsabili tutti. Deciderò a fine stagione, non sono uno che si tira indietro". Ed è in queste ultime parole in particolare che si racchiude la sua idea. Lui ha sempre dato tutto, sacrificandosi, per il gruppo che è arrivato a diventare Campione d'Europa. E quando ci sono stare responsabilità da prendere non si è mai fatto da parte. Si è accollato la sua parte di colpe nel 2018, si è rimboccato le maniche insieme agli altri veterani della Nazionale, ha contribuito a riportare la squadra al successo e oggi è il primo deluso di questa seconda mancata qualificazione consecutiva ai mondiali. Ma è anche stanco di essere l'unico bersaglio di tutte le critiche. NESSUN RIPENSAMENTO - La volontà di chiudere qui il suo percorso con la selezione italiana è perciò immutata. Troppo pesanti e ingenerose le cattiverie che gli sono piovute addosso nelle ultime settimane, dopo la Macedonia. Continuare ad esporsi a un tale tritacarne per lui somiglierebbe più a un atto masochista, che ad un gesto di amore per la maglia. Il primo giugno ci sarà la supersfida contro l'Argentina a Wembley. Se Mancini riuscirà a convincerlo quella potrebbe comunque essere la sua ultima apparizione con il tricolore sul petto. Magari provando a conquistare un altro trofeo per concludere con una nota positiva la sua avventura azzurra.