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    La nuova Fiorentina parla spagnolo

    La nuova Fiorentina parla spagnolo

    • Luca Cellini

    Sarà il nuovo sponsor tecnico, gli spagnoli della Joma, o forse il passato da dirigente di club iberici di Eduardo Macia. Fatto sta che, nell'anno della consacrazione del 'tiki taka', quello della Spagna campione di tutto, la Fiorentina ha deciso evidentemente di copiare questo modello. Con gli arrivi di Roncaglia e Rodriduez, argentini come Mati Fernandez (quest'ultimo di passaporto cileno), del colombiano Cuadrado e dell'iberico Borja Valero, sono ben sei gli elementi viola che parlano spagnolo nello spogliatoio viola, visto che in rosa c'è anche - al momento - l'uruguagio Ruben Olivera. Se prima quando entravi nello spogliatoio viola potevi scambiarlo per quello del Partizan Belgrado, oggi l'aria di 'fiesta' in val di Fassa è evidente. Se a questo si aggiunge che Emiliano Viviano è appassionatissimo di Liga fin da quando ha iniziato a giocare a calcio, e che Cerci ha preso da poco residenza a Formentera, ecco che le coincidenze non finiscono mai.

    Chi è stato a Moena è rimasto sorpreso dal modo in cui la Fiorentina ha svolto la preparazione: molto pallone, poche corse intensive, e pure le 'quadriglie' di riscaldamento, sullo stile del lavoro che amava fare d'estate il Barcellona di Guardiola, ma anche Mourinho nel Real (anche se questo è il solo punto di contatto fra i due tecnici, a dire il vero). Pare che questa nuova idea di calcio sia nata per precisa volontà di Andrea Della Valle, che si è preso come impegno quello di voler riconquistare Firenze, ricercando il bel calcio. E allora prendete posto al 'Franchi' e cominciate a pregustare lo spettacolo: e non stupitevi se un giorno, dagli altoparlanti, invece che l'inno di Narciso Parigi sentirete partire il 'Cant del Barca'. La revolucion è cominciata, Hasta Fiorentina siempre!

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