AFP/Getty Images
Nariko non basta, il Brasile fa flop
Nariko, il parrucchiere personale di Neymar, capace di scolpire un ciuffo d’insalata paglierina sulla testa del brasiliano, è un nome da Playstation. Anzi, pare che questo estroso “forbici d’oro” abbia derivato il suo soprannome proprio da un gioco digitale fantasy, tutto spade, cavalieri, fate e prodigi. Dice, appunto, Nariko che si ispira a draghi, principesse, giovani principi e vecchie streghe per dare quel tocco in più alle sue capillifere creazioni artistiche. Dalle prime voci sembrava che il campione brasiliano (reduce da un infortunio il febbraio di quest’anno) si sentisse un po’ giù, allora qualcuno del suo nutrito entourage ha pensato bene di fargli una sorpresa: far intervenire Nariko e con qualche riccioletto ben colorato in più, far tornare il sorriso a Neymar, che, dicono, stia allo specchio più di Cristiano Ronaldo.
Si sa, la propria immagine, quella elementare, riflessa negli specchi e nelle fotografie, per molti giovani calciatori, se non è tutto, poco ci manca. E’ proprio sulla capigliatura, oltre che sulla pelle, che si accanisce la foga narcisistica di tanti giocatori. Inutile elencare le varie creste, i graffiti, gli scalini ornanti decine di teste che girano attorno a un pallone. L’imperativo pare essere: andare sempre oltre ogni immaginabile scalpo, fino al limite estremo di ogni scalfitura, in attesa che forse qualche dirigente non intervenga. Ma non è facile porre limiti alle arature di prime donne acclarate, che spesso vengono anche imitate dagli ammiratori più sprovveduti.
Lo sanno bene gli sponsor. E infatti, sembra che dietro il Narciso si celi un Ragioniere potente. Anche in questo caso, quello dell’insalata gialla in capo alla stella brasiliana, sarebbe intervenuto un potente sponsor. Per dare sì uno stimolo al campione abbacchiato, ma soprattutto per dopare un po’ l’immagine e far parlare almeno i capelli, visto che i piedi, per ora, dicono poco.
Si sa, la propria immagine, quella elementare, riflessa negli specchi e nelle fotografie, per molti giovani calciatori, se non è tutto, poco ci manca. E’ proprio sulla capigliatura, oltre che sulla pelle, che si accanisce la foga narcisistica di tanti giocatori. Inutile elencare le varie creste, i graffiti, gli scalini ornanti decine di teste che girano attorno a un pallone. L’imperativo pare essere: andare sempre oltre ogni immaginabile scalpo, fino al limite estremo di ogni scalfitura, in attesa che forse qualche dirigente non intervenga. Ma non è facile porre limiti alle arature di prime donne acclarate, che spesso vengono anche imitate dagli ammiratori più sprovveduti.
Lo sanno bene gli sponsor. E infatti, sembra che dietro il Narciso si celi un Ragioniere potente. Anche in questo caso, quello dell’insalata gialla in capo alla stella brasiliana, sarebbe intervenuto un potente sponsor. Per dare sì uno stimolo al campione abbacchiato, ma soprattutto per dopare un po’ l’immagine e far parlare almeno i capelli, visto che i piedi, per ora, dicono poco.