Il Presidente della Repubblica a Londra Olimpiadi.
Napolitano abbraccia gli azzurri: "Giorno difficile, sono qui per voi".
Doveva essere un giorno di festa, si è trasformato in un lutto. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha raggiunto gli azzurri a Londra dopo aver saputo della morte del consigliere giuridico del Quirinale Loris D'Ambrosio.

Il Presidente, a bordo di una piccola macchina scoperta con il presidente del Coni Gianni Petrucci e il capo missione azzurra, Raffaele Pagnozzi, ha raggiunto gli atleti alla palazzina dell'Italia al villaggio. Ad accoglierlo l'applauso degli atleti azzurri.

"Sono qui, è un impegno gravoso – ha detto Napolitano -, momenti privati molto complicati, ma sentivo di doverlo mantenere per quello che rappresenta il nostro impegno sportivo qui. Sulla scaletta ho avuto un attimo di incertezza per la repentina e incredibile scomparsa di un grande magistrato, ma poi ho pensato a voi. Per questo sono qui''. ".

''La nostra capacità di affermazione sarà coronata da risultati sportivi tonificanti per l'Italia – ha detto poi il Presidente, parlando dei Giochi - e gli italiani. Se potessi fare uno scambio, lo farei'' ha poi aggiunto, replicando alla battuta del presidente del Coni, Gianni Petrucci, che proponeva uno scambio tra spread e medaglie degli Azzurri ai Giochi.

''L'Olimpiade deve essere una prova per il nostro Paese della capacità di affermare quei valori e quelle virtù che costituiscono la parte più importante del patrimonio dell'Italia'' ha sottolineato Napolitano. Il presidente ha poi deciso di rinunciare a partecipare alla cena prevista con la squadra degli atleti azzurri alle Olimpiadi.

La portabandiera azzurra Valentina Vezzali gli ha quindi consegnato la torcia olimpica di Londra 2012. Poi c'è stato il tempo anche di una battuta con Pau Gasol, cestista e portabandiera della Spagna: il Presidente lo ha squadrato dal basso in alto e poi gli ha detto ''complimenti, mi ci vorrebbe un ascensore per salutarla bene...''.