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Napolimania: una settimana passata a parlare di Insigne e Cavani tra ca...te e nulla cosmico
INSIGNE DEVE FAR RIFLETTERE. Lorenzo è un ottimo calciatore, dal quale oggi la Nazionale non si può permettere di prescindere. Questo perché ha tecnica e talento: merce rarissima in un momento storico dove si raccolgono i frutti di vivai strutturati per produrre massicci robot e pochissimi calciatori. La sostanza è che anche quest'anno si alza il numero di stranieri impiegati e Mancini provoca apertamente convocando Grifo e Tonali per far capire che può far solo questo.
IL FALLO, LA LETTERATURA ED I MESSAGGI. Se fossi un semplice tifoso del Napoli, chiederei con un flash mob di chiudere per sempre la vicenda Cavani. Ogni giorno potrei illudermi, ogni notte potrei sognarlo, per poi ritrovarmi con un nulla cosmico tra le mani. Da cronista, devo registrare un effettivo avvicinamento tra le parti. Un pool di legali ci sta davvero lavorando al ritorno del Matador in azzurro. Al momento, l'operazione resta molto complessa: così come resta l'unica opzione possibile per spezzare il monopolio bianconero. Riportare i grandi campioni cambia l'inerzia dei campionati. Cavani è come Ibra o come quelli della sua razza. Sono alieni, anche a 32 anni ti fanno la differenza: per intenderci, contro la Stella Rossa a Belgrado, con Cavani, la vinci. E già sei agli ottavi. Se poi, il fallo di Cavani su Neymar in Brasile-Uruguay serve a qualcosa di diverso ad alimentare la letteratura questo è, al momento, impossibile saperlo. Di sicuro, è un messaggio che ognuno interpreta come vuole. E da queste parti ci si illude, si sogna per poi svegliarsi sperando di non ritrovarsi più il nulla cosmico tra le mani.