Mazzarri ha deciso: a Bergamo sarà turn over. Niente di clamoroso come quello visto a Bergmo, ma qualche pezzo grosso rimarrà fuori: si tratta, salvo sorprese, di Inler, Lavezzi, Maggio e un difensore tra i tre titolari. Niente di clamoroso? Beh, insomma. Andatelo a raccontare i tifosi, che solo al pensiero di vedere il Napoli a Bergamo senza il Pocho vanno in paranoia. 'Con l'Atalanta si perde', è il refrain di queste ore in giro per la città, tra la gente.

Perché si è arrivati a questo? Tifosi 'terrorizzati' all'idea di vedere un Napoli senza i giocatori più importanti: la colpa è anche di Mazzarri, che ha dimostrato, fin'ora, che il turn over non è proprio il suo forte. Qualche errore pesante lo scorso anno a Liverpool e a Villarreal in Europa League, ma anche in campionato, quando a Milano contro i rossoneri l'allenatore azzurro fece qualche cambio di troppo. Però questo è un motivo marginale: perché il Napoli non ha ricambi all'altezza, e la panchina non è al livello a della prima squadra.

Non è giusto, ma neanche normale che i tifosi debbano tremare al pensiero del turn over: ma non hanno tutti i torti, soprattutto se si pensa alle esperienze di Verona col Chievo e di Catania. Stavolta Mazzarri ha promesso un maggior raziocinio: 'A me girano le scatole al pensiero di non farli giocare', ha detto l'allenatore in conferenza stampa. E quindi che questo turn over sia un pericolo non è un segreto: è l'ora quindi, che queste seconde linee dimostrino di essere, almeno in parte, all'altezza delle stelle di questa squadra.

E se così non fosse la società deve fare un atto di umiltà e ammette che qualcosa nel mercato estivo è stata sbagliata. Ora è presto per giudicare, ma di certo nei piani estivi il turn over era calcolato. Perché allora Mazzarri parla sempre di coperta corta? Il lavoro della società in estate era quello di rinforzare la squadra e rendere la coperta lunga, comoda e confortevole. Se così non sarà, allora qualcuno avrà sbagliato.