Napolimania: squadra senza difetti
C’era l’attesa da ingannare: quella “mezza” non arrivava mai. Intanto c’erano argomenti di cui parlare. L’onda sonora delle quattro pappine risuonavano forte nella testa di un frastornato Rafa Benitez ed erano arrivate anche a Napoli. Ancora c’è chi si ferma in paragoni. Pensieri al passato, rimpianti. Polemiche inutili tra i “rafaeliti” incalliti e i tantissimi tifosi obiettivi e delusi. Ma parlare e pensare del passato non vale la pena. Il presente è molto meglio. Ci ha pensato il concreto e “reale” Napoli di Sarri a mettere tutti d’accordo. Anche i sostenitori irriducibili di Benitez non possono che ammettere questa squadra è bellissima.
I numeri imponenti sono incommentabili nella loro fierezza. Otto vittorie, quattro pareggi e una sconfitta. 24 gol fatti e appena 8 subiti. Senza citare gli altri di una squadra che ha cancellato gli storici difetti. Come quello della “soggezione” nei confronti delle piccole squadre. Proprio il pericolo che poteva arrivare dal “Bentegodi”, dove il Verona era all’ultima spiaggia e disperatissimo.
Il Napoli non solo ha gestito un primo tempo difficile, ma non si è fatto prendere dal nervosismo e ha chiuso la sfida nel secondo tempo mettendo in ginocchio Mandorlini e la sua squadra con l’ennesimo dialogo fatto di assist e gol di Insigne e Higuaìn. Il napoletano firma la rete numero sette, mentre l’argentino (secondo gol a Verona dopo quello al Chievo in questo campionato) vola al primo posto della classifica dei cannonieri con dieci gol, scavalcato Eder rimasto a secco a Udine.