Napolimania:| Non tutti fischiano Gargano
Il Napoli pareggia a reti bianche col Villarreal e rimanda il discorso qualificazione alla gara di ritorno. Un match che sarà in salita, perché vincere in casa del sottomarino giallo non è semplice. Nonostante una partita sfacciatamente difensiva, come lo stesso Garrido ha ammesso, gli spagnoli hanno dimostrato di essere una buona squadra, soprattutto letale nelle ripartenze. Ha impressionato Nilmar su tutti, e forse anche più di Rossi, l'italiano che tanto piace a Mazzarri. Il Villarreal, di fatto, ha difeso in cinque più tre, con ben tre centrocampisti davanti la difesa che tendevano quasi a sovrapporsi ai quattro difensori. Nilmar e Rossi sono rimasti alti e vicino ai difensori azzurri, pronti a colpire con un veloce contropiede, che per fortuna non ha fatto danni.
Mascara invece ha sofferto, perché non può fare l'attaccante ma nemmeno il centrocampista, che non è certo il suo mestiere. Troppo leggero, perde molti contrasti. L'idea di Mascara vice Hamsik non è sembrata delle migliori: forse Mazzarri avrebbe fatto meglio ad inserire un centrocampista in più, magari schierando un classico 3-5-2 con Pazienza, Yebda e Gargano a contrastare il muro giallo degli spagnoli. Però è interessante la soluzione provata dopo, con Sosa interno di centrocampo: vedremo se ci sarà un seguito.
Ma proprio l'allenatore del Napoli ha lanciato in sala stampa un curioso spunto (attenzione, spunto e non sputo: quello è un problema di Lavezzi). Nel primo tempo l'intero stadio ha subissato di fischi Walter Gargano, che toglie il pallone di un invitante calcio di punizione dai piedi di Mascara, e il pubblico la prende male, inveendo contro l'uruguaiano in ogni modo. Quando nel secondo tempo il tecnico sostituisce il centrocampista, gli iniziali fischi si trasformano in applausi (ed è giusto così, in quanto Gargano non ha giocato male), e Mazzarri si complimenta esplicitamente col suo giocatore, abbracciandolo.
Ma quando in sala stampa si chiede al tecnico come mai Gargano si ostina a battere le punizioni (per la cronaca tutte sbagliate, non sembrano essere il suo forte), il tecnico ci scherza su e poi ammette: 'Walter in allenamento le tira benissimo, ma in effetti anche io avrei preferito che l'avesse calciate Mascara, e infatti mi sono sgolato dalla panchina'. A questo punto è lecito chiedersi: ma possibile che l'allenatore non conti nulla in queste decisioni? Walter il pignolo, Walter il re dei dettagli, lascia che un invitante calcio di punizione sia affidato al caso, o peggio, a Gargano?
Non vogliamo ostinarci ad entrare nello spogliatoio azzurro, ma sembra strano che l'allenatore non abbia potere in queste cose. Solo pochi allenamenti sono visibili, ma onestamente nessuno ricorda un gol di Gargano su punizione. Non è la mancata occasione che colpisce, quanto l'atteggiamento del giocatore: togliere il pallone a un calciatore appena arrivato, tra l'altro specialista, già non è bello. Ma se poi a incaricarsi di questi calci piazzati è uno che ha segnato soltanto un gol in quasi quattro anni, e che non ha nella conclusione il suo pezzo forte, c'è da rimanere molto perplessi.
E ancor più ci chiediamo il senso di quel 'stai zitto' che Mazzarri gridò a Gargano dopo una sostituzione. L'allenatore azzurro coccola e difende a spada tratta il giocatore, quindi perché quella sfuriata? Che sia una 'tattica' per tenere buono il resto dello spogliatoio?