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Napolimania: siamo troppo forti, volete mischiare le squadre? Finalmente uno scudetto vinto onestamente
Sembra una battuta ma non lo è: in Toscana hanno dovuto espellere Mario Rui per rimettere un po’ le cose a posto. Ma anche in undici contro dieci il Napoli ha continuato ad attaccare sfiorando più volte la terza rete. «Sono ingiocabili», ha ammesso giustamente Paolo Zanetti al termine dell’incontro. Eppure questi signori arrivavano dalle fatiche di Champions League. Si pensava ad un turn over ma niente da fare. Spalletti ha fatto giocare dieci/undicesimi della formazione schierata in Germania. E la stanchezza non si è fatta minimamente sentire. Si sono dannati gli empolesi che non hanno quasi mai tirato nella porta difesa da Meret mentre il buon Vicario ha esibito tutte le sue qualità dimostrando a Giuntoli che potrebbe essere il futuro portiere azzurro. Alla 14,30 di domenica poi è arrivata la bella notizia da Bologna e i punti di distacco, come detto, sono aumentati ancora. In serata poi anche il Milan si è portato a -18. È emblematica la classifica esposta da Dazn durante la trasmissione post gara. Praticamente il Napoli non c’era ma si partiva dall’Inter a scendere.
Sarà anche fuori portata degli altri ma vale la pena ricordare i 65 punti di un gruppo che sta ridando luce ad un campionato italiano afflitto da scandali. Proprio due giorni fa la Procura di Torino ha mandato gli atti dell’Inchiesta Prisma ad altre sei città dove le rispettive squadre avrebbero (il condizionale è d’obbligo fino a tutti i gradi di giudizio) avuto degli accordi segreti con la Juventus per garantire il “riacquisto” di alcuni calciatori. I club che rischiano di essere travolti sono Atalanta, Udinese, Sassuolo, Bologna, Cagliari e Sampdoria. Dovesse essere tutto accertato sarebbe la conferma di un sistema che per anni ha fatto man bassa in Serie A facendo pagare dazio a chi, invece, voleva vincere lo scudetto onestamente. Ma come detto bisognerà aspettare la fine di tutto per fare commenti.
Fatto sta che il Napoli si gode un primato unico nel suo genere che ha già fatto partire la macchina dei preparativi per la festa scudetto. Inutile dire che Spalletti non è per niente d’accordo. Con gli occhiali da fabbro vuole continuare a lavorare il tecnico toscano senza guardare cosa c’è attorno. Venerdì arriva la Lazio di Sarri, poi ci sarà l’Atalanta e sempre al Maradona arriverà l’Eintracht per il ritorno degli ottavi di finale di Champions. Il marzo calcistico finirà in casa del Toro sperando che anche questo nuovo mese possa regalare gioie ed emozioni a tutto il popolo del pallone.