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Napolimania: servono uomini forti, la Figc mandi un segnale alla Uefa!
FRONTE COMUNE - Ora che il coronavirus è stato classificato come una pandemia mondiale dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, ora che stiamo ufficializzando che siamo in guerra contro un nemico invisibile, è arrivato il momento di fare fronte comune. Gli organismi continentali del calcio stanno dando una risposta alle mosse fatte da altri: leghe nazionali o governi centrali. Ora, la UEFA cessasse di esser un pungiball: non può più rimbalzare, non può più esser schiava di mere logiche commericali, non può più rispondere solo alle dinamiche di qualche burocrate che vuol esser rieletto. L'Italia è in guerra, la Spagna è in guerra, l'Europa è in guerra: la UEFA faccia l'unica cosa possibile. Perché se non si spostano gli Europei alla prossima estate, quella del 2021, allora il disastro sarà completo. Ci deve essere margine di tempo per tamponare, arginare il virus e, nel calcio, la cancellazione delle gare, il loro rinvio sine die. Senza una presa di posizione immediata da parte della UEFA, allora toccherà alle federazioni nazionali. La FIGC faccia qualcosa di concreto, trovi il consenso di altre federazioni: io non mando la mia nazionale, il tuo Europeo lo disputi senza l'Italia, senza la Spagna, senza la Germania. Poi, vediamo se davvero riescono a giocarlo e soprattutto a venderlo. Un proverbio orientale recita: “Tempi difficili creano uomini forti, uomini forti creano tempi facili. Tempi facili creano uomini deboli, uomini deboli creano tempi difficili”. Stiamo vivendo tempi difficili che lambiscono il drammatico: speriamo di trovare gli uomini forti che facciano tornare, anche il calcio, ad avere tempi più facili.