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Napolimania: la strada per lo scudetto è in discesa, avvertita la Juventus
LA STRADA IN DISCESA - Se Hamsik ha ragione quando parla di strada giusta, è corretto anche parlare di strada in discesa per il Napoli. Il ritmo folle di punti macinati sta arrivando nonostante una congiuntura di elementi negativi molto pesante: dal 23 settembre non hai più Milik, dal primo novembre non hai più un perno imprescindibile come Ghoulam, dal 29 ottobre non segnano in campionato Mertens e Callejon, con il tridente che ha fatto 20 su 42 gol stagionali in Serie A: meno della metà e molto meno delle attese. Impensabile che Callejon e soprattutto Mertens continuino in questo impensabile digiuno, qualcosa i ritorni di Milik e Ghoulam dovranno pur dare visto che si tratta di calciatori di prima fascia. Gli elementi per esser ottimisti ci sono: anche perché non è lo stesso Napoli di due stagioni fa, quello che si laureò campione d'inverno a Frosinone per poi cedere lo scettro alla Juventus. Quello era un Napoli diverso, meno maturo, meno consapevole della sua forza.
SPINTA CARIOCA - Quello era, in particolare, un Napoli che non aveva una la stessa dose di fosforo e potenza brasiliana. Perché il cervello di questa squadra resta Jorginho, un calciatore che ha imparato ad evitare lo schermo alle sue geometrie e che ora alterna con naturalezza corto e lungo. E poi c'è Allan: era solo uno che spezzava, ora è un regista avanzato, è l'alternativa tattica che devasta i piani dei tecnici avversari, è il nuovo capolavoro di Sarri dopo quanto fatto con Mertens lo scorso anno.