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    Napolimania: Sarri ha ragione, è arrivato il momento di vincere. E di blindare Mertens e Insigne

    Napolimania: Sarri ha ragione, è arrivato il momento di vincere. E di blindare Mertens e Insigne

    Ha ragione Maurizio Sarri: "E' frustrante non regalare un trofeo a questo pubblico. Napoli avrebbe bisogno di vincere". Parole sante, parole vere scandite dopo la vittoria (inutile) con la Juve in Coppa Italia. Parole di chi ha capito che ora è il momento di scrollarsi di dosso Higuain, i retaggi del passato, le polemiche e certe convinzioni e di puntare dritto al futuro: perché il Napoli gioca da grande ma non ha ancora completato il grande processo di crescita. Un passaggio fondamentale che non può prescindere dai giocatori fondamentali: e dunque dai rinnovi dei migliori. Tipo Mertens Insigne: le scene alla Higuain non servono a collezionare trofei, ma soltanto a riempire le pagine dei giornali.

    EMPOLI E JUVE - Tutto chiaro? Il passato è il passato: basta parlarne, basta recriminazioni. Basta puntare dita e concentrarsi sulle vendette: il Napoli ha l'assoluta necessità di chiudere il cerchio e inaugurare un ciclo fondato sulle vittorie. Sulle migliori mosse strategiche di mercato, non di comunicazione: sì, Higuain sarà sempre considerato un traditore dal popolo e da chissà chi altro, ma ormai le scelte sono fatte e ognun per sé. Quel che resta è una programmazione finalizzata a evitare altri casi Pipita. La squadra di Sarri è un luna-park, ma anche un cantiere. E le parole di Empoli continuano ad aleggiare: "Spero che le questioni Mertens e Insigne si chiudano al più presto per il bene collettivo", disse il tecnico. Già, proprio così: urge un affondo, un colpo netto e due firme al volo. Guai a perdere i due perni fondamentali di una squadra che con pochi ritocchi potrebbe davvero mirare a competere con la Juve per lo scudetto

    STORIE INFINITE - Per vincere bisogna conservare i migliori e aggiungere altri giocatori all'altezza: altrimenti sarà sempre un percorso incompleto e sempre un nuovo inizio. Ogni anno, ogni volta. De Laurentiis ha investito tanto, è innegabile, ma ora bisogna stringere e concretizzare: come dice Sarri, Napoli ha bisogno di vincere un trofeo. Le due partite con la Juve valgano da lezione: giocare bene, benissimo, meglio dei campioni d'Italia e ritrovarsi in quattro giorni fuori dalla Coppa Italia e più lontano dalla Roma e dal secondo posto è piuttosto frustrante. E per ovviare a questa sensazione è necessario costruire un futuro solido, a cominciare dalle base. Dai giocatori già in casa: i rinnovi dei talenti, in ballo da quasi due anni, sono i primi segnali da lanciare chiaramente. Sono storie lunghissime, infinite, da regolare al volo per potersi poi concentrare su un mercato che dovrà mettere a posto la difesa, innanzitutto, evitando investimenti che finora hanno pesato soltanto in bilancio. 

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