Sarà un compleanno importante per il Napoli il prossimo 2 agosto. Il club di proprietà di Aurelio De Laurentiis festeggerà i novanta anni di vita. Per il momento non c’è stata alcuna programmazione, anche perché si pensa a chiudere bene questa stagione. Poi per quella data ci potrebbero essere degli intoppi per una eventuale amichevole di lusso per questo evento. Sì perché il Napoli, da programma, dovrebbe rientrare il 30 luglio dal Trentino. Naturalmente la speranza è che non si facciano i preliminari e quindi resterà tutto invariato. Ecco, quindi, che dopo ventuno giorni di lavoro la squadra dovrà avere il tempo di tirare un po’ il fiato. È stato fatto sempre così. Considerato poi che le settimane di preparazione sono tre e non due, risulta difficile trattenere i calciatori. Il tempo per potersi organizzare c’è così come ha evidenziato ieri Aurelio De Laurentiis, vale a dire spostare i festeggiamenti di qualche giorno. Ci tiene il patron a questo evento ma bisogna anche tenere in considerazione il lavoro di Sarri. Però stavolta è diverso: il Napoli compie 90 anni il 2 agosto e una ricorrenza così importante non si può festeggiare quando pare e piace.

“Se stiamo in ritiro fino al 30 - ha spiegato il presidente - due giorni di libertà ai giocatori la devi dare. Le date sono relative, se organizzeremo per il 3 agosto non si festeggerà lo stesso?”. De Laurentiis ha parlato della possibilità di fare una tournèe all’estero per esportare il marchio Napoli ma per poter arrivare a determinati traguardi i calciatori non si possono stressare molto. “Sarri - ha dichiarato il patron - già l’altro anno condivise la scelta, anzi è contrario al dover giocare delle partite fuori. Se io stessi già in Champions, da un lato per fare cassa e per far divertire i tifosi dovrei far venire squadre importanti... Dall’altro svelerei come gioca il mio Napoli prima di ritrovarle in Champions League. Se faccio vedere all’Arsenal o al Real Madrid come gioco... perché? Secondo me non è corretto anche se loro potrebbero studiare i video: che se li studiassero”.