Sarà stato anche l’arbitraggio che ha dato una partenza ad handicap al suo Napoli, ma intanto Rafa Benitez incassa la seconda sconfitta negli scontri diretti tra le tre candidate allo scudetto. 0-2 a Roma e 0-3 a Torino contro la Juventus. E in omaggio è arrivato lo 0-2 a Londra contro l’Arsenal. Nessun gol segnato, e la fiducia dei giocatori e la loro autostima che rischia di intaccarsi dopo le due sconfitte. Vincere sarebbe stato importante per il Napoli, in modo da coltivare le certezze che alla Juventus non mancano. A Benitez il compito di lavorarci su e migliorare ciò che ha lasciato gli azzurri al palo (arbitraggi a parte).

Per il resto, i quattro punti in classifica sono recuperabili senza problemi, ma aver perso i due scontri diretti potrebbe rappresentare un problema. Benitez lo aveva detto: «Se non andrà bene avremo 26 partite per recuperare». E quindi la rincorsa ricomincia dal Parma, che sarà ospite al San Paolo dopo la sosta. Tira brutta aria in zona scontri diretti per il Napoli. Se davvero la lotta scudetto è ristretta al terzetto con azzurri, Roma e Juventus, gli azzurri ne escono male. Discutibile la sconfitta dell’Olimpico, probabilmente lo è anche la gara dello Juventus Stadium, con il “regalo” di Rocchi che concede un gol a fuorigioco a Llorente.

Facile per la Juve giocare con questo bonus e nello stadio amico, ma in fin dei conti il Napoli ha visto Reina tra i migliori in campo (se non il migliore). Quindi anche se le prodezze di Pirlo e Pogba hanno offuscato i pasticci arbitrali, il Napoli ci ha provato, soprattutto con Insigne. Da lavorare soprattutto sul morale perché al di là delle prestazioni è proprio il morale che può uscirne intaccato. Intanto, nel dopopartita ciò che monta più di tutto è la rabbia degli azzurri per gli episodi arbitrali, ma invece bisogna concentrarsi di più su se stessi.