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Napolimania: Reina contestato perché andrà al Milan, ma ora va sostenuto
LA CONTESTAZIONE - C'erano anche le forze dell'ordine a Castel Volturno: non c'è stato bisogno del loro intervento, come era assolutamente prevedibile. Anche perché c'è stato un solo vero momento di tensione, che non è degenerato in nulla più, però, di qualche parola un po' sopra le righe. Ai supporter azzurri non sono andate giù le voci che vogliono Reina ormai a un passo dal Milan: le indiscrezioni sulle visite mediche, lo spagnolo che da inizio stagione ha deciso di non far sentire più la sua voce, un riserbo solo di facciata ad una trattativa che, ormai, deve esser solo ufficializzata. C'è chi si è sentito tradito da un uomo che si era eretto sempre a paladino della napoletanità, che ne aveva fatto una bandiera, che già s'immaginava potesse rappresentare un simbolo anche dopo aver appeso, in questo caso, non solo gli scarpini ma anche i guanti al chiodo.
INEVITABILE PRESSIONE - Ora che tutti sanno, ora che anche il tifo è uscito allo scoperto, ci sarà più pressione su Reina. Francamente, credo sia un errore, però, puntargli l'indice contro. Non ho mai amato particolarmente il Reina portiere, lo ritengo un estremo poco più che sufficiente: d'altronde, non mi risulta che il carisma porti punti in classifica. Avere leader nello spogliatoio è, però, fondamentale: nei momenti difficili, tutti abbiamo bisogno di punti di riferimento. Ed è per questo che ora Reina va sostenuto, forse anche più che in normali condizioni: non concludere la carriera a Napoli non fa cessare un amore apparso sempre genuino e dettato anche dall'amore che la sua famiglia ha espresso per questa terra. Non possiamo sapere, o possiamo solo immaginare, le eventuali frizioni con la società: scaricare solo su Reina sarebbe troppo facile. Ed è tutto quello che ora nessuno dovrebbe fare.