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Napolimania: Rafael ha pagato per tutti. Ora a chi tocca?
Ma i problemi del Napoli non sono stati risolti, anzi. A Torino è andato in scena un altro festival degli orrori. Higuain si è mangiato due gol facili, poi Koulibaly ha regalato il calcio d’angolo he ha regalato il calcio d'angolo che ha permesso a Glik di segnare. E Albiol ha contribuito rimanendo fermo sul difensore granata che è andato a colpire. E se vogliamo errori grossi sono arrivati anche in avanti, con almeno una clamorosa palla gol fallita da Higuain. E quindi cosa fare? Mettere in panchina anche loro? Evidentemente il problema del Napoli non è nei singoli, ma di un sistema difensivo che ancora fa acqua. Se è vero che il portiere è un ruolo delicato, forse era il caso di puntare le attenzioni sui veri problemi di un Napoli che da un anno e mezzo ha sempre gli stessi difetti.
E questi errori cominciano a diventare una costante. Da quando Benitez è arrivato i difetti del Napoli sono sempre quelli. Inizialmente il tecnico spagnolo ha fatto riferimento alla mancanza di concentrazione e ai cali di tensione, ma poi sono arrivati gli svarioni dei singoli. Qualcosa di simile accadeva anche nell’epoca di Mazzarri. Proprio Aronica fece un errore simile a Koulibaly contro il Torino, quando con uno sciagurato retropassaggio regalò un gol agli avversari. Ma in quelle circostanze questi strafalcioni erano l’eccezione. Adesso sembrano la regola. Ogni partita c’è da attendersi una “topica” di quelle che fanno parlare per giorni.
Rafael è diventato il capo espiatorio. Giudicato e condannato anche per qualche incertezza che mai ha pesato sui risultati. E allora quale sarebbe la soluzione? Mettere anche gli altri in panchina? Come fare senza Albiol, Higuain, Strinic e Koulibaly, solo per citare quelli che hanno fatto male Torino? Non c’è una rosa tale da affrontare tanti cambi, ma Benitez un segnale dovrebbe darlo. Anziché scegliere un giocatore che paghi per tutti dovrebbe trasmettere alla sua squadra maggiore cattiveria e concretezza. Una “fame” che non sempre si vede e la cui mancanza, probabilmente, determina anche i fatali cali di concentrazione che tanti danni stanno facendo agli azzurri in questa stagione.