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    Napolimania: Rafa, il maestro col naso lungo

    Napolimania: Rafa, il maestro col naso lungo

    Il Napoli scaccia via i fantasmi dell’Olimpico e si rimette in corsa per la qualificazione agli ottavi di Champions League. Doveva essere una vittoria doppiamente importante, e così è stato. Bisognava scacciare la scossa negativa rimediata venerdì a Roma, e soprattutto rimettersi in corsa nel firone di ferro di Champions League. La missione è riuscita: gli azzurri hanno condannato il Marsiglia alla terza sconfitta consecutiva, ma da Londra sono arrivate pessime notizie. L’Arsenal che due settimane fa aveva steso gli azzurri ha clamorosamente perso in casa contro il Borussia Dortmund. Un risultato clamoroso che porta le tre squadre in vetta al Girone F e quindi tutte in corsa. 

    Piuttosto, la classifica temporanea con gli scontri diretti vede il Napoli addirittura terzo per via della differenza reti. Ma a Marsiglia è arrivata soprattutto la vittoria di Rafa Benitez: insiste per far giocare Higuain, sceglie un grandioso Mertens dal primo minuto al posto di Insigne e si inventa l’ingresso di Zapata mentre tutta Napoli tremava. Il colombiano segna un gran gol e si pone come felice realtà di questa squadra. 

    Quando Rafa Benitez lo ha coraggiosamente mandato in campo tutta Napoli tremava. A Marsiglia, in Champions League, quando gli azzurri dovevano controllare il risultato, Benitez toglie Higuain dopo un’ora e schiera proprio lui, Duvan Zapata. Per nulla “impressive” nelle sue prime uscite, il colombiano non ha fatto praticamente nulla prima di firmare una prodezza su meraviglioso assist di tacco di Mertens. Un gol alla Del Piero che finalmente toglie il simpatico colosso colombiano dalla fastidiosa mensola degli “oggetti misteriosi”.  Benitez ha sicuramente grandi qualità. Sa cosa fare, è un maestro di calcio. Ma lo spagnolo sa anche mentire: in pochi mesi a Napoli ci siamo accorti di come sia un fenomenale "dribblomane" delle domande pertinenti dei giornalisti, e anche su fatti eloquenti preferisce scegliere amabili bugie. Vedi Higuain e il "non caso" o "nessuna preoccupazione" che il tecnico azzurro sottolinea ogni qualvolta si parla dell'argentino. In realtà qualche apprensione c'è.

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