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Napolimania: che noia vincere sempre
E stavolta il “filotto” è completato dalla “terza” squadra. Perché l’allenatore azzurro a Bruges ha mandato in campo le “riserve” delle riserve. E questo Napoli super rimaneggiato porta a casa un altro storico record: cinque vittorie consecutive in Europa non si erano proprio mai viste. Fuori Insigne per un problema fisico (che non sembra destra preoccupazione in vista dell’Inter), Sarri mette le mani in tutta la rosa per affrontare il Brugge. Ma il risultato non cambia. Si vince, come fa una grande squadra senza freni. Non si può neanche definire il Napoli delle seconde scelte, ma forse delle terze. Sarri infatti perde anche Lorenzo Insigne, che si ferma per un affaticamento al polpaccio. Nessun allarme, però, perché l’attaccante di Frattamaggiore non è in dubbio per la sfida contro l’Inter di lunedì sera. Quindi l’allenatore azzurro deve rivedere la formazione che aveva già scelto.
Confermato l’ormai solito 4-3-3: tra i pali c’è Gabriel (Reina non è stato convocato assieme ad Albiol, Jorginho e Higuaìn), la difesa è composta da Maggio a destra, coppia di centrali formata da Chiriches e Koulibaly, Strinic che occupa la corsia difensiva sinistra. Il centrocampo è inedito con David Lopez, Valdifiori e il debuttante Chalobah, che gioca la sua prima da titolare schierato da mezz’ala sinistra. In avanti è Hamsik che cambia ruolo e sostituisce Insigne a sinistra. Al centro dell’attacco c’è Callejon nel ruolo quasi inedito di “falso nueve”, mentre a destra il posto è di El Kaddouri, che praticamente gioca in casa essendo nato a 100 chilometri da Bruges. La partita, giocata nel clima surreale dello stadio chiuso, non è particolarmente divertente. La pochezza del Brugge rimane invariata anche in questa gara di ritorno, nonostante i nerazzurri debbano cercare la vittoria per provare ad agganciare il secondo posto. Ma niente da fare: questo Napoli non sa far altro che vincere.