AFP/Getty Images
Napolimania: otto formazioni diverse su nove. Rafa l'irrequieto
Quindi Rafa è pronto con la sua girandola, dopo essere già salito sull’ottovolante. Squadra che si cambia vince, evidentemente. Mentre altri colleghi illustri si chiedono quando sia il caso di fare turn over, Benitez sembra essere più che altro mosso dall’esigenza forte di dare equilibrio al suo Napoli, che fino a questo momento ha sbandato da tutte le parti. Non è un turn over ragionato, allora, ma più che altro un modo di trovare le misure giuste a una squadra che è uscita dal mercato estivo con qualche incertezza di troppo. L’allenatore ha comunque provato a dare al Napoli qualche punto fermo: tra i pali Rafael Cabral le ha giocate tutte. Anche la coppia difensiva Albiol-Koulibaly è rimasta quasi sempre la stessa. In questo caso Benitez è stato testardo, perché le critiche hanno messo in discussione sia l’uno che l’altro. Cambi continui sulle fasce, vero e proprio tassello dolente del Napoli di questo inizio di stagione. Maggio, Ghoulam, Zuniga, Henrique e Mesto, quest’ultimo mai utilizzato. Senza dimenticare “l’invenzione” Britos.
Benitez le ha provate tutte per dare equilibrio alla propria squadra. Anche a centrocampo la ricerca della coppia giusta ha visto moltissimi cambi: Inler-Jorginho, Inler-David Lopez, Gargano-Inler e così via. L’ultima accoppiata è stata David Lopez- Gargano, poi seguita dallo spagnolo con Inler. Il Napoli per la prima volta in questa stagione non ha subito gol per due partite di fila, e chissà che Benitez non decida di continuare con questa accoppiata. Infine, in attacco il turn over è sempre stato all’ordine del gioco. Con quattro attaccanti per il tridente basso (compreso Hamsik) e Duvan e Higuaìn che pure lo spagnolo sta alternando spesso. È un Napoli che cambia, e finalmente ha cominciato a girare bene. Giovedì in Europa un’altra possibilità per centrare un successo e provare a mettersi definitivamente la crisi alle spalle.