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    Napolimania: ora o mai più, il secondo posto è l'unica chiave del futuro

    Napolimania: ora o mai più, il secondo posto è l'unica chiave del futuro

    Ora o mai più. Perché il secondo posto è un obbligo per quanto il Napoli è riuscito a costruire in questa stagione in termini di gioco, e dunque di crescita, e perchè le logiche societarie non possono prescindere dal flusso economico della qualificazione diretta in Champions. Sì, il mercato e il futuro sono legati a doppio filo al secondo posto: lo racconta il passato recente, lo richiedono i bilanci e le strategie manageriali di De Laurentiis. Che nel frattempo ha invertito la tendenza degli ingaggi con un colpo a cinque stelle: Insigne. Cinque stelle: una per ogni milione offerto al capitan futuro azzurro. E il prossimo sarà Mertens: uno-due. E poi tre: la Champions. La vera chiave del mercato e dunque del futuro.

    IL FUTURO - E allora, l'Inter e la Lazio. Grazie Roma, derby di Roma: dopo il pasticcio con il Sassuolo, ennesima occasione persa di una stagione caratterizzata da troppi errori con le medio-piccole, ieri il Napoli ha capitalizzato al massimo la sconfitta dei giallorossi e sfatato il tabù del San Siro nerazzurro: non accadeva dal 1° ottobre 2011. E il secondo posto, ora, è a -1: un solo punto. Che poi sono per quanto accaduto negli scontri diretti con la squadra di Spalletti: un dettaglio non da poco. Però fare conti e calcoli sarebbe la cosa più sbagliata possibile: gli azzurri hanno l'obbligo di guardare soltanto dentro casa e poi viaggiare. Correre, a mille: perché quel punto, quel gradino, è una sorta di Muro di Berlino tra il presente e il paradiso. 

    LA CHANCE - Paradossale? No, soltanto la verità: gli introiti della qualificazione diretta alla prossima Champions sono ancora una volta fondamentali in ottica mercato. E senza, non sarà la stessa cosa: è accaduto sistematicamente, negli anni della gestione De Laurentiis. E' così che va la vita del virtuoso club azzurro: a Napoli non ci sono cinesi e neanche petrolieri, e sebbene gli investimenti siano stati corposi, la prossima dovrebbe essere la stagione del definitivo salto di qualità. Un salto che sarà triplo, però, soltanto con la Champions. Anche in termini di appeal: il Napoli di Sarri è una vetrina, è una fuoriserie, ma per velocizzare il cambio gomme serve la spinta dei milioni europei. 

    TEMPO SCADUTO - Nelle prossime quattro partite, insomma, gli azzurri si giocheranno tutto: oggi e domani. Anche dopodomani, se si pensa a quanto è accaduto nelle ultime settimane: il mega rinnovo di Insigne, e il mega rinnovo da 4 milioni prospettato a Mertens, sono il sintomo di un ciclo da perpetrare e magari concludere con una vittoria. Ne serviranno quattro, nel frattempo, per consacrare il secondo posto: e le prossime due giornate, che vedranno la Roma impegnata con Milan a San Siro e Juve all'Olimpico e il Napoli con il Cagliari al San Paolo e il Torino all'altro Olimpico, dovranno essere quelle del sorpasso. Non si scappa, non si passa: il tempo è quasi esaurito. E non è retorica: è la realtà. Che il Napoli deve conquistare per non ritrovarsi bello ma addormentato.     

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